La Commissione Ue ha avviato oggi una consultazione pubblica per aprire la strada alla revisione delle linee guida sull’analisi di mercato e la valutazione del significativo potere di mercato per le reti e i servizi di comunicazione elettronica, che risalgono oramai al 2002.
L’obiettivo è aggiornare le linee guida in tempo prima dell’entrata in vigore del nuovo Codice europeo delle comunicazioni elettroniche.
“Le telecomunicazioni sono la spina dorsale del Digital single market, per questo dobbiamo guardare attentamente a come regolare al meglio i mercati in questa fase di rapidi cambiamenti – ha detto Andrus Ansip, vice presidente della Commissione e responsabile del Digitale – per assicurare un level playing field valido per tutti gli operatori, grandi e piccoli. La consultazione ci aiuterà a rendere le nostre linee guida in linea con il futuro”.
La consultazione, aperta al contributo di esperti ed operatori, si chiuderà il 26 giugno.
Nelle intenzioni della Commissione, il nuovo codice europeo delle comunicazioni ha l’obiettivo di ridurre sostanzialmente gli obblighi normativi nel caso in cui operatori concorrenti coinvestano in reti ad altissima capacità e facilita la partecipazione dei piccoli operatori a progetti di investimento grazie alla condivisione dei costi, al superamento di barriere di scala ecc. Il codice introduce nuove norme che rendono più prevedibili le prospettive d’investimento per i “pionieri” che assumono il rischio di investire in questo tipo di reti in zone meno redditizie, come quelle rurali.
Frequenze, licenze più lunghe e assegnazioni coordinate
Ridurre le divergenze tra le prassi regolamentari dei vari paesi dell’UE è particolarmente importante nel settore dello spettro radio, che è la principale materia prima delle comunicazioni senza fili. Il codice propone licenze di lunga durata, assieme a requisiti più rigorosi per l’uso dello spettro radio in modo efficace ed efficiente. Propone inoltre di coordinare i parametri di base, come i tempi di assegnazione, per assicurare la rapida liberazione dello spettro ad uso del mercato dell’UE e una maggiore convergenza delle politiche nazionali in materia di spettro allo scopo di offrire una copertura completa senza fili in tutta l’UE.