Presentato a Londra per il Capital Markets Day 2017 il piano strategico per il periodo 2018-2020, tutto orientato all’innovazione tecnologica necessaria per procedere sulla strada della trasformazione digitale. La prima voce sono proprio i nuovi investimenti in progetti di digitalizzazione avanzata di asset, attività e processi, che Enel quantifica in 5,3 miliardi di euro, in crescita di 600 milioni di euro rispetto al piano precedente.
Una scelta motivata dalla necessità di procedere più rapidamente sulla strada dell’innovazione, ha spiegato Francesco Starace, amministratore delegato di Enel, che vede l’azienda “all’avanguardia nella transizione energetica globale”, specialmente “in macro-aree fondamentali per la crescita sostenibile quali le rinnovabili e le reti di distribuzione digitalizzate”.
“Possiamo estrarre valore dai trend dell’urbanizzazione, dell’elettrificazione della domanda e della profonda decarbonizzazione che ne consegue, per cogliere le opportunità che derivano dal radicale cambiamento che scuote l’intero settore energetico. Il Gruppo è oggi un’organizzazione più redditizia, efficiente e sostenibile”, ha affermato l’ad Enel.
“Guardando al 2020 – ha specificato Starace – la digitalizzazione è oggi una dimensione concreta e tangibile del nostro business, che registra investimenti in crescita per oltre 5 miliardi di euro nell’arco di piano. Una maggiore attenzione al cliente, anche attraverso la nuova business line globale e-Solutions, aprirà opportunità per creare ulteriore valore”.
“Siamo completamente contrari a una fusione tra le reti di Open Fiber e Tim”, ha inoltre chiarito l’ad Starace a margine della conferenza stampa, al termine della presentazione del Piano strategico 2018-2020, rispondendo a una domanda specifica sull’ipotesi di fusione con la rete di Telecom Italia.
“Non c’è nessun merito e non ci sono vantaggi nel prevedere una fusione tra Open Fiber e un’altra rete”, ha spiegato il manager in una nota pubblicata su Primaonline. “Siamo completamente concentrati sulla missione di Open Fiber, che è quella di completare l’opera di posa di cavi per lo sviluppo del servizio in Italia. Qualunque altra convinzione non ha merito e finisce per penalizzare il programma di sviluppo della rete nel Paese”.
Starace ha quindi assicurato di non aver cambiato idea rispetto a quello che aveva dichiarato a luglio scorso, quando disse che la fusione “non ha senso”.
eSolutions è la nuova business global line per la digital economy e l’ebusiness, che inizierà ad operare sui mercati mondiali a partire dal 2018, col nuovo brand Enel X. Tre gli obiettivi strategici, la digitalizzazione. L’elettrificazione e l’attenzione al cliente, da raggiungere muovendosi su quattro aree: eIndustry, eMobility, eHome, eCity.
Gli investimenti complessivi nell’area eSolutions per la crescita sono pari a 800 milioni di euro in tre anni, principalmente per l’installazione di stazioni di ricarica, piattaforme di software ed illuminazione pubblica.
Per quanto riguarda l’attenzione al cliente, l’obiettivo è ricavare 3,3 miliardi di euro di Ebidta, mentre in termini di crescita industriale, l’azienda ha deciso per la riallocazione del capitale verso le economie mature, principalmente nei settori delle Reti e delle Rinnovabili, concentrando circa l’80% degli investimenti per la crescita in Italia, nella Penisola Iberica ed in Nord e Centro America.
Complessivamente il Gruppo investirà nel biennio poco meno di 25 miliardi di euro. Il piano di digitalizzazione degli asset genererà una crescita aggiuntiva degli investimenti nei settori delle Reti e del Retail tramite e-Solutions, che riguarderà principalmente i contatori intelligenti, il controllo da remoto e la connettività dei sistemi, oltre agli investimenti nella digitalizzazione dell’engagement dei clienti e la promozione di una forza lavoro più orientata alla digitalizzazione.