Firmata a Bruxelles una dichiarazione comune per l’istituzione di un partenariato europeo per la blockchain. L’obiettivo è garantire all’Unione europea un ruolo guida nello sviluppo e la promozione di questa tecnologia, ritenuta da molti strategica, sia per il settore pubblico, sia per quello privato.
La partnership comunitaria è stata sottoscritta da 22 Paesi, tra cui Austria, Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lituania, Lussemburgo Malta, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Spagna, Svezia, Regno Unito.
Assente l’Italia, probabilmente in attesa dell’arrivo del nuovo Governo e delle sue decisioni a riguardo.
La notizia è stata data con un tweet da Roberto Viola, direttore generale di DG CONNECT presso la Commissione europea, in occasione del Digital Day 2018: “Ehealth, intelligenza artificiale e blockchain, sono tecnologie che necessitano di forte governance da parte delle Istituzioni e di cooperazione, con il fine di creare un ecosistema in grado di offrire protezione ai cittadini e favorire l’innovazione in tutta Europa”.
Riguardo il partenariato sulla blockchain, Viola ha inoltre evidenziato, sempre in un tweet, che “è un fatto di vitale importanza, sia per l’avvio di progetti pilota, sia per il test vero e proprio di applicazioni dedicate al miglioramento della qualità della vita delle persone”.
“In futuro tutte le amministrazioni pubbliche utilizzeranno la tecnologia blockchain – ha commentato in una nota ufficiale la Commissaria europea per l’economia e la società digitali, Mariya Gabriel – una tecnologia che rappresenta anche una grande opportunità per l’Unione e i suoi Stati membri di ripensare il proprio sistema informativo, di supportare la fiducia degli utenti e promuovere la protezione dei dati personali, contribuendo a creare un nuovo modello di business per le imprese, che va anche a vantaggio dei consumatori”.
“Il partenariato annunciato oggi – ha precisato la Commissaria – consentirà agli Stati membri di collaborare con la Commissione europea per trasformare l’enorme potenziale tecnologico della blockchain in servizi di migliore qualità per i cittadini”.
La natura decentralizzata e collaborativa della blockchain, e delle sue applicazioni, consente fin da subito di accrescere e sfruttare a fondo il Mercato unico digitale. Una stretta cooperazione tra gli Stati membri può contribuire ad evitare approcci frammentati, garantendo interoperabilità e una più ampia diffusione di servizi basati su blockchain.
Il partenariato, infine, contribuirà alla creazione di un ambiente favorevole all’innovazione tecnologica e alla trasformazione digitale, nel pieno rispetto delle leggi dell’Ue e con chiari modelli di governance che saranno finalizzati al supporto dei servizi basati su tecnologia blockchain in tutta Europa.
La Commissione europea, inoltre, ha lanciato a febbraio l’Osservatorio e il Forum sulla blockchain, con un investimento iniziale di 80 milioni di euro in progetti a supporto di tale tecnologia che saranno realizzati in determinate aree economiche e scientifiche chiave.
Entro il 2020, le risorse finanziarie destinate all’iniziativa arriveranno a superare i 300 milioni di euro.