Colpo di accelerazione sul fronte della digitalizzazione del Paese, in particolare per i pagamenti elettronici, ora favoriti dal rispetto delle regole anti-contagio, e per la diffusione capillare della banda larga. Sono questi alcuni dei pilastri del cosiddetto ’Piano Colao’ per il rilancio dell’Italia consegnato oggi alla Presidenza del Consiglio da parte del comitato di esperti in materia Economica e Sociale, guidato da Vittorio Colao.
Un piano, in 120 schede, scrive Il Giorno, completato in 8 settimane, con un unico obiettivo: far ripartire il Paese attraverso la modernizzazione.
“In questa seconda fase al Comitato è stato chiesto”, si legge in una nota, “di suggerire visione, strategia e iniziative atte a facilitare e rafforzare la fase di rilancio post Covid19. Il precedente rapporto si era invece concentrato sulla metodologia da seguire e le condizioni da realizzare per le riaperture produttive avvenute nel mese di maggio”.
I 6 ambiti fondamentali su cui puntare ed investire
Il rapporto, che verrà illustrato nei prossimi giorni, propone obiettivi generali e articola iniziative per ciascuno di questi sei ambiti fondamentali per il rilancio:
- Imprese e Lavoro;
- Infrastrutture e Ambiente;
- Turismo, Arte e Cultura;
- Pubblica Amministrazione;
- Istruzione, Ricerca e Competenze;
- Individui e Famiglie.
“Paradossale che Comuni possano opporsi a specifico impianto”
Vittorio Colao, a capo della task force di Governo per la Fase 2, nell’intervista a Repubblica di fine maggio ha detto: “E’ paradossale che l’Italia si lamenti del ‘digital divide’ o della scarsità di rete a banda larga e poi ci possano essere Comuni che fanno opposizione alla realizzazione di uno specifico impianto”. Sembra chiaro il riferimento di Colao al diniego di centinaia di Comuni all’installazione di antenne 5G, un atteggiamento cresciuto durante il lockdown.
Insomma, non sfugge a Colao questo che sta diventando davvero il paradosso del nostro paese, alle prese con resistenze allo sviluppo tecnologico che a questo punto vanno superate, se non altro in nome della necessità di rimettere l’Italia in carreggiata. “Bisogna chiarire qual è l’interesse nazionale alla realizzazione di una infrastruttura e quale l’interesse locale a mantenere leggi edilizie o ambientali. Anche qui qualche proposta l’abbiamo: il Paese deve condividere di più alcune chiare ripartizioni tra priorità nazionali e prerogative locali, per evitare che ogni volta i problemi si risolvano solo con tempi lunghi e costi alti”, ha spiegato Colao nell’intervista a Repubblica.
Novità in arrivo sul no di alcuni sindaci alle antenne 5G?
Vedremo nei prossimo giorni, quando sarà presentato pubblicamente il ‘Piano Colao’ per il rilancio dell’Italia se ci sono novità per quanto riguarda i dinieghi di alcuni sindaci all’installazione di antenne 5G.