Breton (UE): “Importanti progetti comuni di ricerca e sviluppo per la Difesa, nel dominio spaziale e cibernetico”
“Stimolando la produzione industriale dell’UE nel settore della difesa stiamo in realtà costruendo il futuro della nostra difesa”, ha dichiarato Thierry Breton, commissario per il Mercato interno, illustrando il terzo programma di lavoro annuale del Fondo europeo per la difesa (Fed).
Adottando il nuovo programma la Commissione ha stanziato 1,2 miliardi di euro per bandi dedicati alla selezione di progetti di ricerca, innovazione e sviluppo per la Difesa comune.
“Abbiamo mobilitato altri fondi del bilancio dell’Unione europea pari a 1,2 miliardi di euro per importanti progetti comuni di ricerca e sviluppo per la difesa – ha proseguito Breton – in particolare nel dominio spaziale e cibernetico e in relazione a varie capacità di alta gamma”.
L’iniziativa riguarda soprattutto la ricerca dei migliori progetti di soluzioni di contrasto alle minacce emergenti a seguito dell’aggressione russa contro l’Ucraina, di difesa contro i missili ipersonici e per il trasporto aereo strategico.
Le aree progettuali e relativi fondi, ruolo di Pmi e startup
Il programma di lavoro 2023 è rivolto alle tecnologie e capacità considerate “indispensabili” e contempla 34 argomenti base, che saranno organizzati in quattro inviti a presentare proposte su tematiche specifiche, e altri tre inviti invece riservati a tecnologie specifiche e alle piccole e medie imprese e startup.
Come ha spiegato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale: “Il programma di lavoro del Fondo europeo per la difesa comprende strumenti nuovi, destinati agli attori innovativi più piccoli dell’ecosistema industriale europeo della difesa e dei prodotti a duplice uso, vale a dire le PMI e le start-up”.
Per fare alcuni esempi di quali categorie rientrano negli inviti e relativi fondi a bando, c’è la cosiddetta “superiorità dell’informazione”, elemento chiave che consente di ottenere una posizione di vantaggio, contribuendo al raggiungimento del successo, soprattutto nel quadro di operazioni interforze, con 100 milioni di euro di risorse; le tecnologie di cyber difesa, con 60 milioni di euro; soluzioni di intelligenza artificiale, che potranno contare su 45 milioni di euro; nuovi materiali, 50 milioni di euro; per l’efficienza energetica, 25 milioni di euro; smart technologies per i sistemi di difesa e di attacco, 63 milioni di euro; droni e mezzi automatizzati, 90 milioni di euro.
La pubblicazione dei bandi è prevista per il 15 giugno 2023, con la scadenza per la presentazione delle proposte il 22 novembre 2023.
EUDIS, il sistema di innovazione nel settore della difesa dell’UE
All’insegna del sistema di innovazione nel settore della difesa dell’UE (EUDIS), la Commissione si propone di generare entro il 2027 fino a 2 miliardi di euro di investimenti nell’innovazione di questo dominio strategico, continuando l’opera del FED.
Le nuove misure EUDIS comprenderanno tra le altre cose un bando per l’organizzazione di una serie di eventi di hackathon nel settore della difesa in diverse località europee; bandi che comprendono sostegno finanziario alle organizzazioni (finanziamenti a cascata) volto a sostenere lo sviluppo di poli di sperimentazione dell’innovazione.