Pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio il decreto di nomina di Diego Piacentini a commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda digitale per i prossimi due anni (scarica qui il Pdf del decreto). Confermati i poteri particolarmente significativi di Piacentini, Senior Vice President di Amazon in aspettativa, che per il suo lavoro non riceverà nessun compenso e avrà mano libera sull’attuazione dell’Agenda Digitale.
In particolare, all’articolo 2 sono elencati i poteri del Commissario:
- esercitare poteri di impulso e coordinamento, nonché fornire indicazioni a soggetti pubblici e privati per la realizzazione delle azioni, iniziative ed opere essenziali, connesse e strumentali all’attuazione dell’Agenda digitale italiana;
- emanare regole tecniche e linee guida, nonché sottoscrivere protocolli di intesa e convenzioni con soggetti pubblici e privati;
- coordinare l’attività degli enti, delle agenzie e delle amministrazioni, che dispongono di deleghe e competenze in materia di innovazione e attuazione dell’Agenda digitale; corrispondere e richiedere dati;
- avvalersi della collaborazione delle società a partecipazione pubblica operanti nel settore delle tecnologie dell’informatica e della comunicazione;
- disporre e coordinare, con proprio provvedimento, l’utilizzo delle risorse finanziarie, umane e strumentali già disponibili presso i soggetti competenti per la realizzazione dei progetti strategici;
- rappresentare il Presidente del Consiglio dei ministri nelle sedi istituzionali internazionali nelle quali si discute di innovazione tecnologica, Agenda digitale europea e governance di Internet e partecipare, in ambito internazionale, agli incontri preparatori dei vertici istituzionali, al fine di Il Presidente del Consiglio dei Ministri supportare il Presidente del Consiglio dei Ministri nelle azioni strategiche in materia di innovazione tecnologica.
Il team di Piacentini sarà composto da due dirigenti, 5 funzionari e 20 esperti per cui sono già state avviate le pratiche di selezione.
Il capitolo finanziario si trova all’articolo 4: gli oneri connessi al funzionamento della struttura commissariale, fino a sette milioni di euro per l’anno 2016, quindi per il solo ultimo trimestre di quest’anno, gravano sull’apposito capitolo istituito nell’ambito del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Il che lascerebbe desumere che il funzionamento annuo della struttura si aggira intorno ai 28-30 milioni di euro, anche se il decreto non cita le previsioni di spesa per il 2017 e dichiara l’assegnazione degli importi che si rendereanno necessari sulla scorta di una rendicontazione successiva all’Ufficio del bilancio e per il riscontro di regolarità amministrativo-contabile della Presidenza del Consiglio dei ministri.