Entro il 2025 ci saranno 26 nuove smart city nel mondo e la metà di queste si troveranno in Europa e Stati Uniti. Tra poco più di 10 anni, il 58% della popolazione mondiale (circa 4,6 miliardi di persone) vivrà in aree urbani di medie e grandi dimensioni.
Secondo i dati illustrati da Frost & Sullivan, durante la sessione “The Emergence of Smart Cities” al GIL 2014 Australia, nelle nuove aree urbane si svilupperò un mercato di tecnologie e servizi smart city pari a 1.565 miliardi di dollari già nel 2020.
Il dato è ricavato dall’elaborazione di diversi indicatori, tra cui quello economico-amministrativo: “I governi delle città intelligenti – ha spiegato in una nota Ivan Fernandez, Industrial director di Frost & Sullivan – si stanno muovendo su piattaforme collaborative e partecipative che vedono sempre più l’ingresso di investitori, privati, enti pubblici e organizzazioni cittadine dal basso”.
Energia e infrastrutture, trasporti e mobilità urbana, informatica e telecomunicazioni, amministrazione pubblica e smart communities, sono gli elementi individuati dalla società di ricerche che si trovano alla base dello sviluppo urbano sostenibile e innovativo che aspetta gran parte delle città globali.
In particolare, secondo i ricercatori, sono la green economy e la smart energy (dalle smart grid alle rinnovabili) le due leve principali di tale crescita. L’efficienza energetica è allo stesso tempo una necessità e uno strumento, da sola vale il 25% del mercato smart city mondiale.
Altri segmenti chiave sono internet delle cose, automazione, M2M e smart buildings, che assieme varranno non meno di 2,7 miliardi di dollari nel 2016. Le stesse infrastrutture intelligenti delle smart cities avranno un peso del’11% sul mercato globale.