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Didattica digitale, le persone e le infrastrutture che consentono di connettere le scuole (e non solo)

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Videolezioni, registro elettronico ed esami online. Anche in quest’anno scolastico ed accademico milioni di studenti seguiranno le lezioni in modalità digitale, a causa dell’emergenza sanitaria. Nonostante in tutta Italia la didattica in classe e all’università stia riprendendo gradualmente, sia le scuole sia gli atenei devono avere il “piano B”: la didattica online in caso di classi, istituti scolastici ed atenei in quarantena. 

Didattica digitale, complementare a quella in classe e come “piano B”

Il ministero dell’Istruzione ha stabilito che ogni istituto scolastico deve dotarsi, capitalizzando l’esperienza maturata durante i mesi di chiusura, di un Piano scolastico per la didattica digitale integrata e le secondarie di secondo grado possono sin da subito adottare la didattica digitale in modalità integrata con quella in presenza. Mentre ogni università garantisce lezioni in presenza per il 50% dei posti in aula ed il resto da remoto.

Videointervista, il ruolo di Namex e rete GARR

Grazie a Internet viene garantito il diritto allo studio, anche se con qualche difficoltà a causa del digital divide in Italia.

Ma come fa il WiFi o un cavo a connetterci con la scuola, l’università, con i nostri contenuti preferiti, con amici e con le famiglie?

E chi sono le persone e le infrastrutture che consentono tutto questo, che ci sembra così semplice e naturale? E qual è il ruolo dei Wireless Internet Service Provider (Wisp)?

Lo sveliamo nella videointervista con:

Maurizio Goretti (Namex): “Per lavorare e studiare a distanza indispensabile che i provider si interconnettano, in modo che lo scambio di traffico avvenga con la minor latenza possibile. Noi siamo il crocevia”

 “Per la didattica a distanza Namex, così come gli altri punti di interscambio, giocano in una posizione strategica. Per poter lavorare e studiare a distanza è infatti indispensabile che le reti si parlino tra loro, dunque che i provider si interconnettano, in modo che lo scambio di traffico avvenga con la minor latenza possibile, avvicinandosi all’utente finale. Questo aspetto è fondamentale sopratutto per operatori come i WISP, che operano in aree geograficamente complesse e non servite dalle infrastrutture Internet. Operando in contesti simili, è importante riuscire a interconnettersi facilmente e a basso costo con gli altri operatori italiani e internazionali. Il Namex da questo punto di vista è un vero e proprio crocevia, un punto di presenza sempre più indispensabile per servire al meglio il centro-sud Italia.”

Massimo Carboni (rete GARR): “Didattica a distanza? Esame superato brillantemente dagli atenei. Per molte scuole difficile far fronte all’investimento per la fibra”

La prova della didattica a distanza negli scorsi mesi è stata superata brillantemente dalle università grazie ad elevate competenze tecniche e a connessioni con la rete GARR ad alte prestazioni. Abbiamo riscontrato un notevole aumento del traffico in upload e questo è stato possibile visto che la progettazione della rete GARR è fatta per avere collegamenti simmetrici. La stessa tipologia di collegamenti (con uguale capacità in upload e download) è quello che GARR offre alle scuole. L’ostacolo, tuttavia, è ancora nella capacità delle scuole di far fronte all’investimento economico di un collegamento in fibra”.

La videointervista sarà online su Key4biz venerdì 18 settembre.

Iniziativa editoriale di Key4biz in collaborazione Aikom Technology e Cambium Networks.

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