Scarica il testo della Dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali
Firmata la dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali
La trasformazione digitale della nostra società prosegue rapida, anche da un punto di vista giuridico. Oggi ha preso vita a Bruxelles la dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali, con la firma della Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, della Presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, e del Primo ministro ceco Petr Fiala per la presidenza di turno del Consiglio.
“La firma della dichiarazione europea sui diritti e i principi digitali rispecchia il nostro obiettivo comune di una trasformazione digitale che metta al primo posto le persone. I diritti contemplati dalla nostra dichiarazione sono garantiti a tutti i cittadini dell’UE sia online che offline. Inoltre i principi digitali sanciti nella dichiarazione orienteranno il nostro lavoro su tutte le nuove iniziative”, ha dichiarato a margine del Consiglio europeo la von der Leyen.
“Questa dichiarazione chiarisce in modo inequivocabile che i diritti di cui godiamo offline devono essere rispettati anche online. Metteremo in pratica la dichiarazione attraverso la legislazione europea già in vigore. Ne monitoreremo la corretta attuazione mediante una relazione annuale sullo “stato del decennio digitale”, ha commentato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva per Un’Europa pronta per l’era digitale.
Thierry Breton, commissario per il Mercato interno, ha invece affermato che “gli obiettivi dell’Europa per il decennio digitale non sono solo la creazione di prodotti e servizi all’avanguardia, ma anche la promozione di una trasformazione che vada a beneficio sia dei cittadini che dei lavoratori e dei consumatori. La dichiarazione articola questo obiettivo in impegni chiari e ci consentirà di promuovere sulla scena mondiale i nostri valori condivisi per la trasformazione digitale”.
I sei capitoli che guideranno la trasformazione digitale dell’Ue
Il testo della dichiarazione pone in evidenza sei principi basilari, sei capitoli, che dovranno da oggi in poi ispirare e definire la trasformazione digitale europea guidando i decisori politici e istituzionali, come le imprese e le industrie:
- mettere le persone al centro di ogni processo o transizione tecnologica;
- favorire la solidarietà e l’inclusione tramite la connettività, l’istruzione, la formazione e le competenze digitali, condizioni di lavoro giuste ed eque e l’accesso a servizi pubblici digitali;
- ribadire la centralità della libera scelta e di un ambiente digitale equo;
- favorire e promuovere la partecipazione allo spazio pubblico digitale;
- aumentare la sicurezza e la protezione e conferendo maggiore autonomia e responsabilità nell’ambiente digitale, in particolare per i giovani;
- garantire, promuovere e assicurare maggiori livelli di sostenibilità.
Di base, si è voluto stabilire nero su bianco che “i valori europei e i diritti e le libertà sanciti dal quadro giuridico dell’UE devono essere rispettati online così come offline”.
Per conseguire gli obiettivi del 2030 e garantire che la dichiarazione produca effetti concreti, la Commissione monitorerà i progressi compiuti e si impegna a pubblicare annualmente una relazione sullo “stato del decennio digitale”.
La dichiarazione servirà inoltre da guida per l’Unione nelle sue relazioni internazionali, su come definire e sviluppare una trasformazione digitale che metta sempre al centro le persone e i diritti umani.
Benessere digitale
Non bisogna mai dimenticare che la transizione tecnologica in atto porta con sé, come sempre accaduto in passato, sia grandi opportunità in termini di miglioramento del benessere personale e collettivo, sia rischi.
La dichiarazione dovrà quindi garantire alcuni principi basilari a tutela di questo benessere, tra cui: connettività digitale ad alta velocità e a prezzi accessibili ovunque e per tutti; classi ben attrezzate e insegnanti con le giuste competenze digitali; accesso agevole ai servizi pubblici online; un ambiente digitale sicuro per i bambini; diritto alla disconnessione dopo l’orario di lavoro; la possibilità di ottenere informazioni facilmente comprensibili sull’impatto ambientale dei nostri prodotti digitali; il controllo di come vengono utilizzati i dati personali e con chi sono condivisi.