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Di Zoom non si fida neanche il ministero degli Esteri tedesco: “limitato l’uso per motivi di sicurezza”

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Non scatta subito il ban “perché è ampiamente utilizzato dai partner internazionali”, ma è una forte presa di posizione quella del ministero degli Esteri della Germania che ha deciso di limitare ai dipendenti l’uso di Zoom per motivi di sicurezza.

“Sulla base dei resoconti dei media e dei nostri risultati, abbiamo concluso che il software Zoom presenta punti deboli critici e gravi problemi di sicurezza e protezione dei dati”, così è scritta nella circolare del ministero destinata ai dipendenti e visionata dal giornale tedesco Handelsblatt.

“Non si dovrebbe usare Zoom”, ha aggiunto il ministero, “per comunicare contenuti riservati contrassegnati con VS-NfD (“informazioni classificate – solo per uso ufficiale”).

Inoltre, secondo le informazioni del giornale tedesco, il Ministero degli Esteri è già alla ricerca di un’alternativa “più affidabile” a Zoom.

Zoom nell’occhio del ciclone

L’uso limitato di Zoom da parte del ministero degli Esteri tedesco arriva alcuni giorni dopo il ban da parte di New York, che ha vietato l’uso della piattaforma di videocall in tutte le scuole della città, Taiwan ha imposto ai funzionari di smettere di usarlo, mentre la Svizzera ha consigliato ai dipendenti pubblici di utilizzare Microsoft Teams, se Skype for Business è sovraccarico.

Tutte decisioni che dimostrano come Zoom sia nell’occhio del ciclone in questi giorni, sia per le falle di privacy sia per i bug sulla sicurezza informatica. 

Così la società è statat costretta ad assumere come consulente l’ex capo della sicurezza di FacebookAlex Stamos.

Basterà?

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