Il Governo annuncia un’altra soluzione digitale per cercare di contrastare l’evasione fiscale e recuperare 7,2 miliardi indicati nella manovra da 30 miliardi. “Con l’Inps e il suo presidente Pasquale Tridico abbiamo ideato un software contro l’evasione di tutti quei contributi che si pagano all’INPS. È un po’ complesso il meccanismo ma con questo recupereremo tra i 4 e i 5 miliardi”, ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nella trasmissione televisiva “Agorà”.
“Il software sarà presso l’Inps, in collaborazione con il Mef e l’Agenzia delle Entrate”, ha aggiunto il capo politico del Movimento 5 Stelle (M5S), senza però fornire ulteriori spiegazioni sul suo funzionamento. Staremo a vedere se diventerà realtà (che fine ha fatto l’altro annunciato per facilitare la ricerca del lavoro?) e in che modo il software impedirà l’evasione dei contributi da versare all’Istituto nazionale di previdenza sociale.
La soluzione tecnologica annunciata da Di Maio contro l’evasione fiscale segue il ‘Bonus Befana’ e il cashback inseriti nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (NaDef) per premiare chi utilizzerà carte di credito, prepagate e bancomat.
Chi salda con la moneta elettronica nell’estratto conto dello stesso mese o del mese successivo riceverà una frazione di quanto speso. Ma tecnicamente non è immediata la soluzione, perché l’Iva è un’imposta armonizzata a livello europeo e secondo le regole è possibile prevedere aliquote diverse a seconda della natura del venditore non del compratore. L’Italia dovrà quindi chiedere l’autorizzazione alla Ue e poi i 3 milioni di Pos istallati nel nostro Paese andranno collegati a un software per la restituzione parziale dell’Iva. E dovrebbero essere attivate le convenzioni bancarie che abbattono le commissioni.
“Sono tutti strumenti tecnologici”, ha spiegato il ministro degli Esteri, “che ci consentiranno di stanare qualche furbo, mentre per i grandi evasori introdurremo nella riforma della giustizia il carcere”. L’Italia è prima al mondo per evasione fiscale: ammontano a 190 miliardi di euro le tasse evase.
Il capo politico del M5S ha spiegato anche perché è saltato all’ultimo momento nella NaDef il “malus”, l’aggravio di Iva sugli acquisti in contanti che avrebbe rassicurato 5 dei 7,2 miliardi stimati come gettito dalla lotta all’evasione fiscale. “Non abbiamo introdotto disincentivi al contante”, ha raccontato Di Maio, “perché sarebbe stato aumentare l’IVA per alcuni cittadini, IVA che abbiamo promesso di non aumentare per nessuno”.
Dunque, con il ‘Bonus Befana’, il cashback e il software contro l’evasione dei contributi Inps il Governo punta a far emergere dal “nero” 7,2 miliardi. Sfida improbabile se non si pensa anche a incentivi per gli esercenti e professionisti per l’acquisto di Pos mobili e soprattutto si dovrebbero ridurre le commissioni per le transazioni sotto i 5 euro. Solo così i pagamenti digitali potranno accelerare in Italia e dare anche un piccolo colpo all’evasione fiscale.
Di Maio: “Sul 5G condividiamo le preoccupazioni degli Usa”
Oggi Luigi Di Maio è tornato a parlare anche di 5G nel colloquio con il segretario di Stato Usa Mike Pompeo, che ha trovato nel nostro Paese un alleato anche sulle reti mobili di quinta generazione: “Siamo alleati degli Usa e condividiamo le preoccupazioni su determinate infrastrutture strategiche come il 5G. Non abbiamo nessuna intenzione di partecipare ad accordi commerciali che possano ledere la nostra sovranità come Stato”, ha detto il ministro degli Esteri in conferenza stampa. Di Maio, infine, ha ricordato che “la nuova normativa in Italia ci rende tra i più avanzati sulla sicurezza in Europa”. Il riferimento è al decreto legge, varato dal Consiglio dei ministri, recante appunto ‘disposizioni urgenti in materia di perimetro di sicurezza nazionale cibernetica’ che allarga il suo ambito di applicazione al 5G e alle società quotate in Borsa.