Sono fermi i 19 accordi istituzionali firmati a Villa Madama, a marzo scorso, tra l’Italia e la Cina. Il pacchetto comprende intese in diversi ambiti, dal fisco alla salute, dall’innovazione alla cultura, fino all’agroalimentare. “L’anno prossimo svilupperemo la gran parte degli accordi a cui stiamo lavorando. Il 2020, tra Italia e Cina, è l’anno in cui raccoglieremo i frutti della Belt and Road Initiative”,ad annunciare lo sblocco dello stallo è stato Luigi Di Maio, ministro degli Esteri da oggi in missione in Cina per partecipare alla 2° edizione della China International Import Expo (CIIE) a Shanghai dove l’Italia è Paese Partner.
“Ricordo che la Via della Seta è stata firmata a marzo”, ha aggiunto Di Maio, “poi ad agosto è caduto il governo ed è nato il nuovo governo, quindi sostanzialmente, sono effettivi quattro mesi di lavoro, invece che sei”. Quanto alla Via della Setaha detto ”è un accordo per primi nel G7 e per primi tra i Paesi fondatori dell’Unione Europea abbiamo firmato, tanto è vero che dopo la firma di quel Memorandum, tanti Paesi europei che ci avevano criticato si sono affrettati a venire qui e a provare a chiudere nuovi accordi.
Tra questi c’è appunto Emmanuel Macron, al suo secondo viaggio di Stato in Cina, ma soprattutto Angela Merkel, che a settembre ha visitato per la dodicesima volta il Paese del Dragone. Malgrado le proteste americane, Berlino ha deciso di non chiudere la porta a Huawei per realizzare le reti 5G.
Il Capo della Farnesina ha incontrato oggi il Consigliere di Stato e Ministro degli Affari Esteri della Repubblica Popolare Cinese, Wang Yi per valorizzare la partecipazione italiana alla CIIE, con circa 160 imprese italiane e un Padiglione Nazionale dedicato alla promozione del Made in Italy.
“Il made in Italy è promozione turistica e viceversa: la promozione turistica è promozione del made in Italy. Ci lavoreremo per tutto il 2020”, ha spiegato Di Maio, “perché è l’anno in cui ci sarà la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed è l’anno in cui sarò di nuovo qui perché dobbiamo riunire la commissione governativa presieduta dai due ministri degli Esteri”.
Luigi Di Maio e Wang Yi si sono impegnati inoltre a favorire lo sviluppo di iniziative congiunte in Cina e nei mercati terzi e a rimuovere le barriere tariffarie e non tariffarie per semplificare l’accesso al mercato cinese dei prodotti italiani.
Stasera il ministro e leader M5S parteciperà, in via straordinaria, alla cena di benvenuto offerta dal presidente cinese Xi Jinping ai capi di Stato e di governo.
Italia-Cina: i 19 accordi della Belt and Road Initiative
Sono 19 gli accordi istituzionali firmati a Villa Madama tra Italia e Cina. Il pacchetto comprende intese in diversi ambiti, dal fisco alla salute, dall’innovazione alla cultura, fino all’agroalimentare. Ecco quelli legati all’Innovazione:
- Startup – Protocollo d’intesa per la promozione della collaborazione tra Startup Innovative e tecnologiche tra il ministero dello Sviluppo economico italiano e il ministero della Scienza e Tecnologia cinese.
- eCommerce – Memorandum d’Intesa tra il ministero dello Sviluppo economico italiano e il ministero del Commercio cinese sulla cooperazione nel settore del commercio elettrico.
- Cooperazione scientifica – Memorandum d’Intesa tra il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca italiano e il ministero della Scienza e Tecnologia cinese sul rafforzamento della Cooperazione sulla Scienza, Tecnologia e Innovazione
- Spazio – Protocollo di Intesa tra l’Agenzia Spaziale italiana e la China National Space Administration sulla cooperazione relativa alla missione ‘China Seismo-Electromagnetic Satellite 02’ (Cses-02)
- Radio e Tv – Memorandum d’Intesa tra Rai-Radiotelevisione italiana Spa e China Media Group, firmato dall’amministratore delegato della Rai, Fabrizio Salini e il direttore generale Shen Haixiong.
- Media – Accordo sul servizio italiano Ansa-Xinhua, firmato dall’amministratore delegato Ansa, Stefano De Alessandri, e il presidente di Xinhua Cai Mingzhao.