Di Enzo e Francesco Rullani
Giappichelli editore
Pubblicato: 12 luglio 208
Pagine: 320
ISBN: 9788892115248
Prezzo: 28,00 euro
Questo libro cerca di offrire una visione pro-attiva dell’evoluzione digitale. Il pervasivo impiego di macchine e algoritmi che hanno perso la rigidità standardizzante e replicativa del passato sta cambiando i modi di fare impresa, di svolgere le funzioni manageriali, di dare senso al consumo e alle relazioni sociali.
I dispositivi digitali di oggi diventano sempre più capaci di interagire con le nostre idee e capacità, fornendoci servizi sempre più flessibili, personalizzati, collaborativi. Cambiano i modi di generare valore, mettendo insieme economia del gratuito (free), condivisione (sharing economy), globalizzazione (global value chain), trasformazione dei business model e perfino dei prodotti (servitization) in una nuova economia in cui le piattaforme digitali facilitano le relazioni tra persone, imprese e territori, da un lato, e d’altro le controllano in regimi di quasi monopolio.
In questo contesto, la digitalizzazione aumenta in modo dirompente l’efficienza che viene a realizzarsi nelle singole produzioni, aprendo prospettive di sviluppo ancora tutte da immaginare, da costruire. E tuttavia mostra anche un “lato oscuro” in cui gli uomini rischiano di perdere il controllo dei processi economici e sociali consegnandolo ad automatismi intelligenti, capaci di evolvere e imparare. In che misura questi automatismi sostituiranno il lavoro umano, creando una diffusa disoccupazione tecnologica? In che modo manager, consumatori, lavoratori e cittadini potranno sottrarre le loro scelte e i loro desideri al controllo di automatismi efficienti di cui non potranno facilmente fare a meno?
In quale modo possiamo agganciare la dirompente energia positiva dell’evoluzione digitale contenendone il lato oscuro?
La tesi sostenuta dagli autori è che nel futuro che ci attende esista la possibilità di recuperare spazi di libertà e di esplorazione per l’intelligenza degli uomini a condizione di uscire dalla sterile contrapposizione tra tecno-ottimisti e tecno-pessimisti. Cercando invece, pragmaticamente, di realizzare forme di collaborazione attiva tra uomini e macchine, in un mondo caratterizzato da livelli crescenti di complessità.
Un mondo in cui le macchine – per quanto intelligenti – non possono fare da sole, avendo necessariamente bisogno delle capacità di immaginazione, progettazione e condivisione di senso proprie degli uomini.
Enzo Rullani, insegna Strategie di impresa ed Economia e gestione della conoscenza presso la Facoltà di Economia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. È docente di Strategie di impresa e Marketing delle aziende e dei prodotti mediali nel Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università Vita-Salute S. Raffaele di Milano. Coordina la Laurea Specialistica in Economia e Gestione delle Reti, presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia e ha svolto attività scientifiche e didattiche presso l’Università Bocconi di Milano, l’Università di Udine e l’Università di Verona. È stato Visiting Scholar presso il MIT, Boston (USA), nel 2000.
Francesco Rullani, è Assistant Professor in Entrepreneurship and Management of Innovation all’Università LUISS Guido Carli. In precedenza, è stato Assistant Professor in Management and Economics of Innovation alla Copenhagen Business School.