Nuova edizione dello Stato globale della democrazia
Scarica “The Global State of Democracy 2024 Report”
Il 47% dei Paesi ha registrato un calo consistente degli indicatori democratici e sul banco degli imputati c’è la disinformazione online e l’uso inappropriato dell’intelligenza artificiale (AI), secondo la nuova edizione della Relazione sullo Stato globale della democrazia dell’International Idea (International Institute for Democracy and Electoral Assistance).
Un dato estremamente preoccupante e che tende a peggiorare costantemente da ormai otto anni.
Le sfide poste dai tempi che viviamo alle Istituzioni democratiche e allo Stato di diritto sono diverse, dalle pressioni indebite dei Governi nei confronti della stampa libera alle interferenze straniere, fino al tentativo di controllo del Parlamento e alla scarsa affidabilità dei risultati delle tornate elettorali.ù
Il declino della democrazia in Europa
A colpire è il dato sull’Europa, uno dei continenti che ha registrato il declino maggiore e Italia e Slovacchia sono menzionate per i tentativi del Governo di esercitare pressioni indebite sull’informazione e sui media in generale.
“Tra tutti i Paesi del mondo in cui lo Stato di diritto si è deteriorato, spicca l’Europa, c’è sempre più pressione sullo Stato di diritto e sulle libertà civili, è un problema reale“, ha spiegato all’Ansa Sam van der Staak, direttore del programma regionale europeo di International Idea, sottolineando come la questione riguardi ormai “non solo l’Ungheria“, ma “un numero crescente di Stati, come l’Italia, i Paesi Bassi, la Grecia, il Portogallo e, fuori dell’Ue, la Norvegia, anche se in misura inferiore“.
Italia “democrazia imperfetta”
Per il nostro Paese negativo anche il giudizio del Democracy Index, rapporto annuale che classifica le democrazie internazionali tenendo conto di fattori come le elezioni, il pluralismo, il governo, la partecipazione politica dei cittadini e le libertà civili.
Tra le “democrazie imperfette”, cioè i Paesi che nel ranking dell’Economist Intelligence Unit ottengono un punteggio compreso tra 6,01 e 8,01, si posiziona l’Italia: il nostro Paese è al 34° posto della classifica.
Elezioni sotto tiro
Cambia il modo in cui le persone si impegnano nei processi elettorali negli ultimi decenni: l’affluenza alle urne è scesa dal 65,2% nel 2008 al 55,5% nel 2023, mentre l’incidenza delle proteste e delle rivolte è aumentata.
Tra il 2020 e il 2024, in quasi una elezione su cinque, un candidato o un partito sconfitto ha rifiutato il risultato elettorale e quasi allo stesso ritmo, le elezioni vengono decise da ricorsi in tribunale.
Il problema dell’uso improprio delle tecnologie
Come anticipato, la tecnologia gioca un ruolo chiave in tutto questo. Utilizzare l’AI e i social per finalità antidemocratiche mette in serio pericolo la stabilità sociale e politica di ogni Paese, fino a minarne le istituzioni e la convivenza civile.
Già il Global Risks Report 2024 del World Economic Forum puntava il dito contro le fake news e l’AI, descrivendoli come strumenti caratterizzati da elevata capacità di incidere nella società civile e negli equilibri democratici.
L’European Digital Media Observatory (EDMO) vedeva nei chatbot sistemi in grado di compromettere la tenuta dei sistemi democratici a partire dalla veicolazione di false notizie in grado di alterare ogni competizione elettorale e il dibattito pubblico attorno a temi divisivi (guerra in Ucraina, cambiamenti climatici, migrazioni, percezione pubblica della sicurezza).