Copertina
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Anche per questo terzo fascicolo, la copertina, la quarta di copertina e le pagine interne rimaste bianche sono illustrate attraverso monografie di artisti contemporanei. La selezione delle opere sempre curata dal professor Roberto Cresti, ricercatore e docente di storia delle arti del Novecento all’Università di che riproducono esclusivamente opere artistiche pubblicate – alla stregua del resto dei testi degli autori di questo numero – a titolo puramente amichevole con il loro esplicito consenso – questa volta è ricaduta su Nicola Nannini, “un pittore bolognese formatosi alla Accademia di belle arti petroniana nei primi anni Novanta del Novecento, ma che ha saputo letteralmente aprirsi la via verso l’arte con una dedizione personalissima al mestiere, frequentando gli antichi maestri – sottolinea il professor Cresti – con l’idea di far parte di una tradizione nella quale il tempo è tutto dentro le forme, e alla quale si può partecipare con l’orgogliosa umiltà di mettersi alla prova con tutte le forze”.
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Nicola Nannini (Bologna, 1972) è un pittore formatosi alla Accademia di belle arti petroniana nei primi anni Novanta del Novecento, ma che ha saputo letteralmente aprirsi la via verso l’arte con una dedizione personalissima al mestiere, frequentando gli antichi maestri con l’idea di far parte di una tradizione nella quale il tempo è tutto dentro le forme, e alla quale si può partecipare con l’orgogliosa umiltà di mettersi alla prova con tutte le forze.
Questo ha significato, soprattutto, imparare a dipingere imitando la lezione silenziosamente impartita dalle tele, dai disegni, dalle incisioni e da tutti i documenti che costituiscono il patrimonio di musei e gallerie, come gli è stato riconosciuto da uno degli ultimi grandi conoscitori del linguaggio delle pure forme, quale è Eugenio Riccomini, che, passando per caso davanti alla vetrina della galleria bolognese ove Nannini era in procinto di inaugurare una mostra, era entrato non credendo che quella tela esposta fosse opera di un contemporaneo.
E, del resto, chiunque ormai da tre decenni si accosti ai dipinti di Nannini e ai suoi disegni (all’occasione egli è stato anche scultore del legno) non può mancare di rilevare quel carattere sovrano che il suo lavoro palesa, davvero indipendentemente dal contenuto (e ne resta alla fine assai poco, del contenuto, intendo) con una scioltezza e un rigore di impianto che hanno nel ‘vero’ il punto di partenza ma non di arrivo – e ci si potrebbe chiedere se già da tempo quel rapporto non si sia invertito.
In questo senso Nannini è un ‘verista magico’, che usa la percezione dei sensi come materia sulla quale esercitare una forza di rappresentazione la quale crea una immagine progressivamente autonoma dal vero, ma anche inseparabile da esso, rivelando in tutte le cose una mescolanza di oggettivo e soggettivo.
Ho intitolato un libro, qualche anno fa, dedicato alla sua pittura, Imperfetto presente, perché, se il suo immaginare è partito davvero dal ‘qui e ora’, gli è anche andato incontro attraverso le forme dell’arte. Il che fa venire in mente la risposta data da Talete di Mileto a chi gli chiedeva se fosse nato prima il giorno o la notte: «La notte, un giorno prima».
In effetti, i Notturni di Nannini sono impastati di luce nera, così come, in un contesto ambientale elettivamente padano, ma anche d’altro fondo, i suoi Paesaggi e Houses hanno sgocciolature di non-finito sotto il piano terrestre, mentre i ritratti a grandezza naturale, Types, ricordano le mummie del Fayyum, in una algida ‘quarta dimensione’ ove galleggiano anche i gadgets assegnati dalla moda ai loro proprietari.
Non sono realmente al corrente dell’ultima produzione, ma ho visto le fotografie di una crocifissione apocalittica, che sapevo a lungo inseguita e perfezionata, dove, con una quantità eccezionale di figure, rifà i conti col ‘suo Seicento’ e col tempo che ci divide da esso, passando per le stanze della memoria e quelle destinate all’arte contemporanea, che già l’hanno accolto: dalla Biennale agli atri e ai salotti dipinti del mercato.
Bibliografia (2001-2018)
Rossana Bossaglia, Il messaggio artistico delle nuove generazioni, catalogo della mostra collettiva, Pavia, Pi-Me Editrice, Pavia 2001;
Vittorio Sgarbi, L’inquietudine del volto, da Lotto a Freud, da Tiziano a de Chirico, catalogo della mostra, Skira Editore, Milano 2005;
Vittorio Sgarbi, Arte italiana, 1968-2007. Pittura, catalogo della mostra, Palazzo Reale, Milano, Skira Editore, Milano. 2007;
Esther Nienhuis, Nicola Nannini, catalogo della mostra personale, l’Aja e Rotterdam, Galleria Smelik & Stokking, l’Aja 2007;
Franco Basile, Arte a Bologna, generazioni a confronto, catalogo della mostra collettiva, Galleria Graphique, Bologna, Arti Grafiche della Torre, Auditore (PU), 2007;
Graziano Campanini e Roberto Cresti, Nuda Veritas, catalogo della mostra personale, Galleria Forni, Bologna, Siaca Arti Grafiche, Cento (FE), 2007;
Vittorio Sgarbi, Premio d’arte contemporanea Arciere, isola di Sant’Antioco, catalogo della mostra collettiva, Grafiche Ghiani, Monastir (CA), 2010;
Marco Fazzini, Collezione 7×11. La poesia agli Artisti, Amos Edizioni, Venezia 2010;
Vittorio Sgarbi, Premio d’arte contemporanea Arciere, Festival dei due mondi di Spoleto, catalogo della mostra collettiva, Grafiche Ghiani, Monastir (CA) 2010;
Giacomo Maria Prati e Paolo Lesino, Il mito del vero – Situation, catalogo della mostra collettiva, Vanilla Edizioni, Albissola Marina (SV), 2011;
Franco Basile, Graziano Campanini, Vladek Cwalinski, Di cielo e di terra, la grande pianura, catalogo della mostra, CTS Grafica, Città di Castello 2011;
Vittorio Sgarbi, 54° Biennale di Venezia. L’arte non è cosa nostra, catalogo della mostra, Ed. Skira, Milano 2011;
Giacomo Maria Prati e Paolo Lesino, Il mito del vero. Il ritratto e il volto, catalogo della mostra collettiva, Fabio D’Ambrosio Editore, Milano 2011;
Ennio Esposito, I castelli di Ludovica, tavole illustrate per il racconto, Siaca Editore, Cento (FE) 2013;
Marco Fazzini, Spoon River, dieci artisti per Edgar Lee Masters, catalogo della mostra collettiva, Bandecchi e Vivaldi, Pontedera (Pisa), 2013;
AA.VV., Quattro, catalogo della mostra collettiva, Centroffset Reggio Emilia, 2014;
Roberto Cresti, Nicola Nannini. Passaggio a Krumau. Omaggio a Schiele, catalogo della mostra personale, Centroffset Reggio Emilia, 2014;
Marco Fazzini, Water Views, Paesaggisti dell’acquerello del XXI Secolo, catalogo della mostra collettiva, Ed. ETS, Pisa, 2014;
AA.VV. Nicola Nannini. Golem, catalogo della mostra personale, Pieve di Cento (BO), Siaca Arti Grafiche, Cento (FE), 2014;
Marco Fazzini, Nicola Nannini, Night and Other Dreams. La notte e altri viaggi, catalogo della mostra personale, Siaca Arti Grafiche, Cento(FE), 2015;
Nicola Nannini, Nino Sindoni, La calligrafia della Neve, catalogo della mostra personale, Siaca Arti Grafiche, Cento (FE), 2015;
Fausto Gozzi, Continuo Presente. Guercino, Bonzagni, Nannini. Catalogo della mostra, Siaca Arti Grafiche, Cento (FE), 2016;
Franco Basile, Eterni Interni nelle opere di Boschi, Massagrande, Minotto, Nannini, Scalco, Zamboni. Catalogo della mostra collettiva, Litocolor, Guastalla (RE) 2016;
Roberto Cresti, Imperfetto Presente. Saggio sulla pittura di Nicola Nannini, Edizioni Pendragon, Bologna 2016;
Roberto Cresti, Attraverso la notte, catalogo della mostra personale, Li.Pe. Edizione 2017;
Franco Basile, La geografia dell’altrove, catalogo della mostra personale, Litocolor, Guastalla (RE) 2018.
Sitografia
Nicola Nannini Official Website, n.d., https://www.nicolanannini.info/
Nicola Nannini, Punto sull’Arte, n.d., https://www.puntosullarte.com/artista/nicola-nannini-opere-disponibili/
Nicola Nannini, Galleria Nino Sindoni, 29.03.2020, https://www.gallerianinosindoni.com/nicola-nannini/
Nannini Nicola, Forni. Galleria d’arte, 16.04.2020,https://www.galleriaforni.com/artisti/nannini-nicola-2/
Nicola Nannini, Il ponte 04, n.d., http://www.ilponte04.it/nicola-nannini/
Nota Bene La consultazione di questi cinque siti è stata effettuata in data 20 ottobre 2021