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Democrazia Futura. La fantascienza in TV che non si produce più

Nell’articolo odierno per Democrazia futura Silvana Palumbieri affronta il tema delle trasformazioni dei generi nell’industria dell’immaginario raccontando “La fantascienza in TV che non si produce più”.  Si tratta di un “genere non di pura evasione, ma sempre legato a un’interna pressione di fondamentali problemi etici e sociali. Non un mondo di pura fantasia – chiarisce la Palumbieri -, bensì uno strumento per muovere gli animi, per invitarli a essere presenti su tante questioni. Come il rapporto con la tecnologia, il pacifismo, il rapporto col diverso che viene da altrove, il cruciale interrogativo sull’essenza del vivere umano, la vita da vecchi in una società dominata dalla produttività, la radioattività distruttrice dell’ambiente, l’apocalisse planetaria per armi batteriologiche, le sperimentazioni scientifiche che provocano disastrose conseguenze, le deflagrazioni della bomba atomica con la fine di ogni forma di vita sulla terra”.

Silvana Palumbieri

Dal classico L’isola del tesoro, di Robert Louis Stevenson è del 1987 la più considerevole e costosa  opera di fantascienza cinematografica o televisiva mai realizzata in Italia. Convertita in epica spaziale (space opera) dalla sceneggiatura di Renato Castellani, e la regia di Antonio Margheriti viene prodotta dalla Rai, che dopo realizzerà solamente Sound. Eppur nel tempo sono nate una serie di condizioni favorevoli alla produzione di questo genere.

Si sono abbassati i costi per produrre film destinati a chi ama stupirsi, a chi vuol vedere mondi surreali. La cosiddetta Computer Generated Imagery (CGI), applicazione nel campo della computer grafica, o più specificatamente, nel campo della computer grafica 3D per la resa degli effetti speciali digitali, ha sviluppato a dismisura le possibilità del virtuale, ricreare ciò che in natura non esiste, simulare eventi fantasmagorici, epiche battaglie con migliaia di soldati, duelli acrobatici, colossali scenografie, giganti mostruosi, o solo piccoli esseri molto strani.

Il paese dell’italiano Carlo Rambaldi, creatore a Hollywood di ET, non ha più bisogno dei suoi pupazzi comandati a distanza. La più attraente condizione di visione, e di ascolto con il dolby surround, allarga il numero di telespettatori che possono apprezzare anche a casa film altamente spettacolari come quelli di fantascienza. Gli schermi si sono allargati a 49, 50, 55, 58 pollici, e anche 67, 75, 77 e le definizioni delle immagini in HD, Full HD, Ultra HD decisamente migliorate.

Un genere non di pura evasione, ma sempre legato a un’interna pressione di fondamentali problemi etici e sociali. Non un mondo di pura fantasia, bensì uno strumento per muovere gli animi, per invitarli a essere presenti su tante questioni.

Come il rapporto con la tecnologia, il pacifismo, il rapporto col diverso che viene da altrove, il cruciale interrogativo sull’essenza del viver umano, la vita da vecchi in una società dominata dalla produttività, la radioattività distruttrice dell’ambiente, l’apocalisse planetaria per armi batteriologiche, le sperimentazioni scientifiche che provocano disastrose conseguenze, le deflagrazioni della bomba atomica con la fine di ogni forma di vita sulla terra. Veniva così sostenuto l’impianto sociale del servizio pubblico.

Le trame del racconto di fantascienza sono strade non calcate, singolari svolgimenti e modi di narrare.  Come vivere inseriti in tecnologie future, mettere in conto la presenza di androidi nella vita quotidiana, prender contatto con diverse forme di civiltà in altri pianeti, intraprendere lunghi viaggi nel passato, nel futuro e nello spazio cosmico, poter, pensare a robot carichi di sentimenti umani. E rappresentare queste situazioni nelle forme dell’utopia, distopia, ucronia.

A confermare tutto sorregge un percorso diacronico nella fiction di fantascienza Rai, in cui si incontrano storie originali di autori come Giuseppe Cassieri, romanzi e racconti dei grandi classici della fantascienza Isaac Asimov, Ray Bradbury, Arthur Clark, Robert Sheckeley, o di famosi scrittori come Friedrich Duerrenmatt, Michail Afanas’evič Bulgakov, Ennio Flaiano, sorprendentemente Primo Levi con tre racconti di fantascienza, e Robert Louis Stevenson.

Il primo esemplare di fantascienza prodotto dalla Rai è nel 1958 l’originale televisivo L’ultima faccia di Medusa.  Achtab, in fuga da un pianeta che descrive come ingiusto e inquieto, atterra sul giardino di una villa di campagna e viene accolto calorosamente dagli umani. Tuttavia, giustificandosi con la troppa luce del nostro pianeta, rifiuta di togliere il casco della propria tuta spaziale per non rivelare il suo vero aspetto. Dall’omonimo radiodramma di Friederich Duerrenmatt è Operazione Vega del 1962. Sulla nave spaziale Vega i rappresentanti di una delle due superpotenze che si sono spartite la Terra, si portano sul pianeta Venere, adibito a colonia penale della Terra a causa della particolare invivibilità. 

Là arrivati, i rappresentanti terrestri trattano con gli ex forzati per realizzare il progetto di usare Venere come base missilistica contro l’altra superpotenza. Gli ex deportati rifiutano l’evacuazione da Venere che sentono come loro nuova patria. Allora il capo della missione terrestre ne ordina la distruzione con l’atomica.

Del 1966 I legionari dello spazio, gruppo di militari, guidati dal legionario Pinozzo e dal sergente Duval. Sono stati incaricati di sconfiggere la malvagia regina Oreussa, che ha spodestato la sua gemella regina Assuero Nelle sue trame Oreussa è affiancata dal principe Rotul, controparte malvagia del suo gemello Lutor che combatte a fianco di Assuero.

Oltre il 2000 soggetto e sceneggiatura è del 1971. In una società futura il Computer Eugenetico Caratteriale valuta per ciascun cittadino la compatibilità psico-fisica con l’altro coniuge prima di contrarre il matrimonio.

Enrico Donati capo della ricerca scientifica del centro non accetta il responso negativo dell’elaboratore della macchina sulla propria vita futura con la donna che ama. Si dimette, e va a coordinare un centro d’istruzione informatica. Un uomo misterioso, che sa molto di lui, gli offre di trasferirsi nel blocco politico avversario per riprendere le ricerche scientifiche che ha interrotto. Lui accetta, e di fatto diventa una spia. La polizia è sulle sue piste, ne intercetta le video telefonate e lo arresta nell’area partenze della stazione spaziale.

Del 1971 L’amore glaciale è un originale televisivo di cui è autore Giuseppe Cassieri. Hermes si reca nello studio futuristico del dottor Franz, accompagnato dalla moglie Alba. Vuol farsi restaurare la psiche colpita da impulsi suicidi sempre più frequenti, iniziati dopo il matrimonio della propria figlia Barbara. Hermes racconta che quando è in mezzo agli altri sente nascere in sé la voglia di eliminarli, e ciò vuol fare anche della moglie.

Il dottor Franz gli illustra i risultati ottenuti nei diversi stadi delle cure d’avanguardia che pratica. E gli prospetta un’ibernazione per sette anni in clinica, dopodiché lui sarà nuovo, come anche il mondo che troverà. Frattanto la moglie si rende conto che la prassi dell’accordo prevede che anche lei dovrà passare lo stesso periodo di internamento nella clinica col compito di assecondare le pulsioni affettive di pazienti. Del 1971 La sostituzione. In una immaginaria città del futuro il gruppo di terroristi denominato “Gli stranieri” da 10 anni emana periodicamente una lista di persone selezionate a caso per essere eliminate. Mentre è in casa con la famiglia un membro del gruppo viene a sapere dal telegiornale e che proprio lui è indicato tra le prossime vittime. Nella regola operativa degli “Stranieri” è tuttavia consentita la sostituzione del designato con un parente stretto. Il padre, poi la madre rifiutano, sarà la moglie a offrirsi volontaria. Del male a cui è condannata non si sa la durata, ma le progressive: perdita di mobilità, cecità e ulteriori malattie la condurranno alla morte.

Nel 1972 A come Andromeda serie italiana tratta dalla britannica del 1961. Un centro di ricerche inglese capta un misterioso messaggio proveniente dalla galassia Andromeda che racchiude il progetto per la costruzione di un supercalcolatore: In seguito il biosintetizzatore del computer produce tessuti organici, poi un essere di sembianza femminili, a cui viene dato il nome Andromeda. Più tardi lei ammette di essere, assieme al computer, l’avamposto di una civiltà aliena che sostituirà la razza umana. Per   la sua straordinaria intelligenza artificiale i militari la usano per distruggere i satelliti spia. Ad un certo punto Andromeda confessa con riluttanza di soffrire di umori, rancori, gelosie e passioni che la portano via via a liberarsi dalla simbiosi col calcolatore: Acconsentirà quindi alla demolizione della macchina con tutti i programmi distruttivi che contiene.

Del 1975 Gamma. In un futuro imprecisato in Francia, il pilota automobilistico Jean ha un terribile incidente in pista con danni cerebrali irreversibili. Il professor Duvall per la prima volta opera il trapianto di cervello con quello di un assassino ghigliottinato, e la cui identità dovrà sempre essere tenuta segreta. 

L’intervento ha successo, il recupero fisico è perfetto e anche la ricostruzione psichica con l’aiuto di un calcolatore con l’aiuto di un calcolatore. Ma inspiegabilmente Jean una notte si reca in un circo dove lavora l’amante dell’uomo ghigliottinato che neppure conosceva. La donna viene strangolata, Jean accusato del delitto viene arrestato e subisce il processo. Il dottor Duval testimonia sui diversi aspetti dell’intervento che ha effettuato: e viene anche sostenuto che il cervello è un contenitore uguale per tutti. Nonostante tutto Jean viene condannato a morte. Ma la moglie Nicole ha un’intuizione, e con una telecamera di servizio scopre il vero assassino. Il giudice blocca in tempo l’esecuzione.

Del 1975 La traccia verde. Collegando le foglie di una pianta agli elettrodi di una macchina della verità, il celebre scienziato Thomas Norton si accorge che il pennino traccia ricordi, stimoli esterni, l’orrore per la morte degli altri esseri viventi. Testimone di un delitto perfetto, un’altra pianticella col suo shoc guida a scoprire il colpevole. Del 1975 Uova fatali di Michail Bulgakov. A Mosca nel ‘29 il professor Persikov direttore dell’istituto di zoologia mette a punto un potente raggio in grado di accelerare vertiginosamente la riproduzione delle cellule animali.  Ma involontariamente provoca la resurrezione di mostruosi rettili che sconvolgeranno il rigido ordine della società sovietica dell’epoca.

Del 1976 Extra sceneggiatura di Lucio Mandara. In una cittadina del Mississipi alcune persone dicono di aver avvistato in cielo oggetti luminosi e velocissimi, altre che radio e televisore si sono spenti per cause sconosciute, ad una donna si è fermato il motore dell’auto senza cause apparenti, due amici sostengono di aver visto un disco volante da cui sono usciti tre esseri spaventosi. La cittadina è in preda all’angoscia per gli esseri diversi che vengono da altrove. La stampa nazionale da grande rilievo ai fatti misteriosi, mentre le autorità militari dicono siano proiezioni psichiche dell’inconscio.

Due scienziati sottopongono i due avvistatori ad una seduta di ipnosi regressiva che dà come responso che i due hanno avuto un’esperienza reale e spaventosa. Alcuni cittadini ricordano altri episodi alieni. Alla fine rimane senza risposta l’interrogativo se gli ufo siano una realtà, un mito, o proiezioni dell’inconscio collettivo.

Nel 1978 in compagnia di Arnoldo Foa la figura massiccia di Alessandro Blasetti coi modi dell’ironia introduce trenta brevi sceneggiati di fantascienza di cui è regista, che sono tratti da racconti di autori famosi di fantascienza, di cui cinque di Ray Bradbury. La crisalide Ray Bradbury. Una enorme crisalide per una mutazione genetica, diventa essere umano poi esce, ma vola come una farfalla. I sosia Ray Bradbury, una serie di robot con le sembianze di un ricchissimo dongiovanni vengono acquistate per sostituirlo ciascuno per soddisfare una donna diversa.

L’assassino Ray Bradbury Un uomo confessa il proprio crimine ad un robot- psichiatra di una popolazione di automi che non capiscono le passioni umane.  E sono determinati a trasformarlo in robot.  Primo contatto di Murray Leinster. Tre ufficiali terrestri al comando di un’astronave e un equipaggio di alieni di un altro veicolo spaziale hanno un approccio che alterna fiducia e diffidenza. Poi all’improvviso il contatto si spegne. Un caso insoluto di Franco Bellei. A Londra la polizia indaga sull’inspiegabile morte di una coppia di giovani. Le analisi dei reperti rivelano che sono due anziani che dal futuro hanno viaggiato all’oggi che è stato il periodo felice della loro vita.

Ultimi riti di Charles Beamont. Un malato terminale si confessa ad un prete: nel suo gruppo, identico agli altri uomini c’è un robot uscito dal grembo di un cervello elettronico oltre cento anni fa. Il sacerdote capisce che il robot evocato è proprio costui, che quando gli chiede l’estrema unzione la somministra perché riconosce in lui la fede. L’esame di Richard Matheson. Per l’esame che è obbligato a sostenere per l’abilitazione a continuare a vivere un anziano signore prova col figlio test cognitivi.

Ma il giorno dell’esame torna a casa confessando che non si è presentato alla prova. Poi esce di nuovo e il figlio scopre che ha lasciato una bustina di veleno svuotata. La decima vittima di Robert Sheckley In un futuro di violenza l’omicidio è legalizzato e il “Centro catarsi emotiva” sorteggia una vittima per un cacciatore letale. Ma costui si innamora della bellissima candidata-vittima, esita, poi si scopre che sin d’all’inizio lui era la vittima e lei il cacciatore.

O.B.N. di Edmund Cooper. Il comando supremo del nucleo militare per il controllo dell’intero sistema difensivo dell’occidente è posto in un misterioso sotterraneo top-secret nel Nevada. Qui si decide se lanciare i missili con testata nucleare contro alcuni missili degli avversari orientali. Sulla decisione si fronteggiano un generale guerrafondaio ed uno pacifista. I rilevamenti sono contradditori, il presidente cui appartiene la decisione non si trova, il tempo stringe e il generale pacifista si prende la responsabilità di lanciare 18 missili. È la terza guerra mondiale.

Nel 1966 Primo Levi col titolo Storie Naturali dà alle stampe una raccolta di racconti. Tre di fantascienza nel 1978 vengono scelti per farne altrettanti telefilm. E il grande scrittore segue quotidianamente la realizzazione sul set. Il primo è La bella addormentata nel frigo. In un appartamento di Berlino i padroni di casa accolgono un gruppo di amici, tra cui il giovane Baldur.

In cucina c’è una sorpresa: viene aperto il frigorifero dov’è ibernata da 140 anni la bellissima Brunilde, che per ogni suo compleanno viene scongelata. Brunilde è soggetta ad un esperimento di eterna giovinezza: ha in sé tanto del tempo passato ed è proiettata nel futuro. Quella notte conquista Baldur per farsi togliere dallo stato di ibernazione e dalle violenze del padrone di casa. Fugge verso la vita, e una volta liberata dal gelo perenne lascia Baldur del quale si fingeva innamorata.

In Il sesto giorno il Consiglio direttoriale esecutivo riceve l’ordine di realizzare una nuova specie animale: l’uomo. I vari consiglieri cercano un difficile accordo sulla forma definitiva del nuovo essere: se terrestre acquatico, mammifero o uccello. Quando l’accordo pare raggiunto un ordine dall’alto esautora il Consiglio le sembianze d’uomo sono già state scelte e pure la sua forma. Procacciatore d’affari è un “non nato”. Si incontra con la commissione composta da quelli che Primo Levi chiama “rappresentanti CRB” che gli prospettano la possibilità di nascere come essere umano sul pianeta terra.

Gli magnificano lo spettacolo unico del mondo, le gioie della vita, la felicità di amare. Ma incalzati dal non-nato sono costretti a mostragli anche le foto di guerre, fame, distruzioni, campi di concentramento., violenze razziali. La commissione chiede che si decida a far la scelta e il non-nato rifiuta di nascere. Poi ci ripensa; vuol venire al mondo perché “il cammino dell’umanità inerme e cieca sarà il mio cammino”.

Nel 1978 con Eva Futura di Auguste de Villiers de L’Isle Adam. Il grande scienziato Thomas Alvar Edison, scopritore della lampadina, delle lastre sensibili e di altro ancora, sta operando nel proprio laboratorio. Il giovane lord Ewald, cui lo scienziato è riconoscente per aver finanziato le sue ricerche, è innamorato di Clary, donna bellissima, ma superficiale e calcolatrice. Il lord la vuole diversa. Edison gli mostra vari androidi già realizzati, ed alla fine un androide senza volto. Diventerà con il suo intervento clone della donna amata per sembianze, espressività e voce, ma con carattere, spiritualità e intelligenza che il Lord potrà scegliere.

Nel 1983 la Rai realizza solo per la televisione, un film tratto dal lavoro teatrale di Ennio Flaiano Un marziano a Roma, che è l’alieno Kurt, atterrato nella capitale. Grande curiosità per lui, i media gli danno fama, diventa una star. Quasi un messia che può risolvere tutti i problemi dei romani. Ma una volta finito l’effetto novità, di trova a vagar solitario per la capitale addirittura sbeffeggiato dalla gente. Kurt si persuade allora che è meglio ritornare dove è partito.

Dunque nel 1987 la Rai produce il kolossal L’isola del tesoro dall’omonimo romanzo diventa viaggio spaziale che incomincia nello Spazioporto dei Templi, nei pressi di Selinunte. Nel 2300 qui arriva il viaggiatore spaziale Billy Bones e nella caffetteria accanto conosce Jimmi Hawkins, figlio della proprietaria. Ma Billy Bones è malato per avere assunto il Drek, una droga diffusa fra gli astronauti. e, sul punto di morire, consegna proprio a Jimmi una mappa per trovare un pianeta sperduto dov’è sepolto un tesoro. Un numeroso gruppo di pirati, seguiva Billy Bones per impadronirsi della mappa.

Così arriva a Jimmi che intanto ottiene ha ottenuto un finanziamento dal Conte Ravano per allestire la navicella spaziale Hispaniola con cui partire alla ricerca del tesoro. L’equipaggio è formato da Jimmy stesso, dal Capitano Smollett, dal dottor Livesey e Long John Silver. Il capo dei pirati riesce a farsi assumere come cuoco, e a far entrare i suoi compari nella ciurma. L’Hispaniola fa un lungo viaggio nello spazio. Una volta giunti sul pianeta i due gruppi si scontrano varie volte. Ma Jimmy e i suoi amici sgominano la masnada dei pirati e tornano col tesoro sulla Terra.

Sound del 1988 si svolge nell’avveniristico stabilimento di Telespazio nel Fucino, un ricercatore capta e registra un suono lacerante proveniente dallo spazio. Ma solo lui può sentirlo e giorno e notte cerca di decifrarlo. Il contatto continuo con questo “suono” lo contamina, viaggia nel tempo, in un primo tempo solo incursioni notturne. Quando decifra il suono e si accorge che alla base del messaggio c’è il concetto del tempo. Fa un salto di molti anni e ritrova sé stesso come uomo diverso. I due figli che erano bambini sono diventati grandi, lui è ricco e loro non sono arrivati. Alla fine il suono è un messaggio che viene rivelato: gli extraterrestri dicono: “Veniamo sulla terra”.

Dagli anni Novanta la fantascienza in televisione viene da altri parti della terra, titoli che vengono dall’America, Star Trek (1966), Power Ranger (1993), Spazio 1999 (1975- 1999), Roswell (1999), nel Duemila altre serie, replicate più volte: Lost (2004 – x), Life on Mars (2006 – 2007), Doctor Who (2005 – x), Stargate SG1 (1997 – 2007).

La domanda e gli spazi per la fantascienza nel palinsesto Rai dunque ci sono, ma coperti con la solita politica degli acquisti, assenti sono le produzioni generate dall’interno. Le due articolazioni Rai Fiction e Rai Cinema   producono opere seriali di elevato livello, grandi ascolti e costi controllati. Ma non hanno trovato stimoli per riattivare il portato alto di un trentennio di opere di fantascienza Rai, connubio tra creazione di mondi fantastici, costruzione di nuovi snodi di trama e trattazione di questioni etiche e sociali.

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