Imprimatur editrice
Pubblicato: 30 giugno 2016
ISBN: 9788868304430
Pagine: 208
Prezzo: € 16,50
In tv, ma anche sui giornali, si sente parlare sempre più spesso di Deep Web, Dark Net, Bitcoin e Criptovalute (tutti rigorosamente con la maiuscola, che fa più scena), ma quasi mai ci capita di ascoltare qualcuno che si sia preso la briga di provare a capire in profondità questi fenomeni, per poi tentare di spiegarne i meccanismi anche ai non addetti ai lavori.
Questo libro nasce dalla volontà di gettare un po’ di luce su uno dei fatti più affascinanti dell’informatica moderna, un mondo sommerso in cui non valgono le ordinarie leggi dello Stato. Un mondo in cui il commercio di merci illegali sembra essere di casa ed è possibile incontrare «i ladri, gli assassini ed il tipo strano», ma dove operano e agiscono anche coloro, e non sono pochi, che questo strumento lo utilizzano per difendere il diritto alla libertà di parola, combattere le dittature e sconfiggere le censure.
Il deep web e, a maggior ragione, le dark net rappresentano, dunque, lo specchio fedele della nostra realtà quotidiana; la libertà di opinione e di informazione è davvero un’arma potentissima: raggiungere, conoscere e divulgare informazioni che, altrimenti, sarebbero destinate a rimanere occultate alla maggioranza delle persone rappresenta oggi un diritto inalienabile degli esseri umani perché solo se possediamo la conoscenza possiamo essere uomini liberi.
Emanuele Florindi, avvocato, si occupa prevalentemente di diritto dell’informatica, bioetica e tutela dei minori. Vice presidente AISF (Accademia Internazionale di Scienze Forensi) e membro del CSIG di Perugia (Centro Studi Informatica Giuridica) tiene frequentemente, in qualità di relatore o docente, corsi e seminari in tema di criminalità informatica, computer forensics e tutela dei minori in rete. È stato membro del Comitato di Garanzia “Internet e Minori” ed ufficiale di complemento in guardia di finanza. Sin dal 2000 collabora attivamente, in qualità di consulente, con numerose procure della Repubblica, coadiuvando gli inquirenti nel corso di indagini inerenti reati di criminalità informatica. Autore di varie pubblicazioni in materia, è professore a contratto del corso di Diritto dell’informatica presso il corso di laurea in Informatica e di Informatica forense presso il corso di Laurea in Scienze per l’investigazione e la sicurezza. Per Imprimatur ha scritto insieme a Roberta Bruzzone Il lato oscuro dei social media (2016).