“Sono iniziate questa mattina in IX Commissione Senato – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare – le audizioni in seconda lettura sul disegno di legge inerenti le disposizioni in materia di economia dello spazio. Nella mattinata auditi rappresentanti di Qascom Aerospace & Defence, di Titan4, di Confindustria, dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e di Argotec Group”. Lo dice il presidente della IX commissione, il senatore di Fratelli d’Italia Luca De Carlo.
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Confindustria, ‘Ddl Spazio, serve fase transitoria’
“Il Disegno di legge sull’economia dello spazio è un segnale importante dell’impegno politico e industriale dell’Italia per consolidare il proprio ruolo nella Space Economy. Tuttavia, servono correttivi per garantire competitività e continuità alle imprese del settore”, avverte Giorgio Marsiaj, delegato del presidente di Confindustria per l’Aerospazio, in audizione al Senato sul Disegno di legge in materia di economia dello spazio.
Secondo Confindustria, il provvedimento introduce un quadro normativo innovativo ma “impegnativo per gli operatori” e necessita di adeguamenti. “È cruciale introdurre un regime transitorio che consenta alle aziende italiane di adeguarsi alle nuove regole senza rischiare interruzioni o sospensioni delle attività in corso”, ha sottolineato Marsiaj.
“Senza una finestra temporale adeguata tra l’adozione dei decreti attuativi e l’entrata in vigore delle nuove norme, le imprese nazionali potrebbero trovarsi in una situazione di svantaggio competitivo rispetto ai player internazionali”. Un altro nodo evidenziato riguarda i massimali assicurativi previsti dal Ddl, che Confindustria ritiene eccessivamente onerosi. “Chiediamo che il massimale assicurativo obbligatorio venga ridotto dagli attuali 100 milioni di euro a 50 milioni di euro, in linea con le principali economie europee come la Francia”, ha affermato Marsiaj: “Inoltre, sarebbe opportuno che la definizione del massimale non fosse fissata per legge, ma demandata ai provvedimenti autorizzativi, garantendo maggiore flessibilità agli operatori”.
Marsiaj ha poi evidenziato il valore strategico del comparto aerospaziale per il Paese: “L’Italia può vantare capi filiera nazionali competitivi a livello globale e una rete di piccole e medie imprese altamente specializzate, che giocano un ruolo chiave nell’innovazione del settore. Per mantenere la nostra leadership è essenziale sostenere la crescita dimensionale delle PMI con politiche industriali mirate. In questo contesto, la Space Economy può generare nuovi posti di lavoro altamente qualificati e stimolare l’innovazione tecnologica, rendendo l’Italia un polo attrattivo per le giovani generazioni”.
“Investire nel settore spaziale – ha aggiunto – significa rafforzare la competitività dell’industria manifatturiera, attrarre nuovi investimenti e creare opportunità per i nostri giovani”. Marsiaj ribadisce la piena disponibilità di Confindustria a collaborare con il Governo per ottimizzare il provvedimento: “Siamo pronti a supportare il governo nelle sue iniziative per il settore aerospaziale e a contribuire con le nostre competenze affinché il Disegno di legge diventi un’effettiva leva di sviluppo per il Paese”.
Spazio: Avino (Argotec), ‘In Ddl fondamentale partenariato pubblico-privato incoraggiante’
“Il Ddl spazio prevede che il Piano nazionale per l’economia dello spazio includa iniziative di partenariato pubblico-privato (Ppp). È fondamentale che tali partenariati siano incoraggiati: lo spazio ha bisogno di investimenti pubblici perché il privato da solo non può farcela”. Lo ha detto il Ceo di Argotec, David Avino, in audizione sul ddl Spazio in commissione Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato.
Spazio: Avino (Argotec), ‘In Ddl auspicabile supporto finanziario a Pmi’
“Sarebbe raccomandabile un supporto finanziario dedicato alle piccole e medie imprese attraverso il Fondo per l’economia dello spazio, con bandi e misure dedicate alle Pmi che svolgono il ruolo di prime contractor o con ruoli rilevanti all’interno dei consorzi, favorendo lo sviluppo delle aziende più virtuose”, ha aggiunto Avino.
Ddl Spazio, Valente (ASI): ‘Nuova legge completa il quadro normativo nazionale’
“Negli ultimi anni il settore spaziale ha subito profondi cambiamenti, passando da uno scenario dominato da soggetti e agenzie pubbliche in quanto motori e finanziatori a una realtà in cui i privati agiscono come soggetti quasi autonomi anche nella realizzazione di missioni spaziali, prevalentemente in missioni a carattere commerciale”, ha detto nel suo intervento il Professor Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).
In questo contesto, le leggi nazionali hanno assunto un ruolo centrale in tema di autorizzazione e vigilanza.
Con un nuovo quadro normativo aggiornato, “L’Italia potrà ottemperare più facilmente agli obblighi internazionali, che si ritrovano in tanti accordi come ad esempio l’accordo Artemis che riguarda l’esplorazione lunare – ha detto Valente – Essere dotati di uno strumento normativo organico consentirà certamente di operare in un quadro efficiente e consapevole”.
La nuova legge sarà quindi importante per regolare i rapporti bilaterali ma anche in ambito europeo “attraverso la nostra partecipazione ai programmi che fanno capo all’ESA (Agenzia Spaziale Europea) per i programmi spaziali della Ue.
Il Ddl Spazio, in sintesi, secondo l’ASI ha il merito di completare il quadro normativo nazionale, stimolare lo sviluppo di attività private e del tessuto produttivo nazionale della filiera aerospaziale, definire la regolamentazione tecnica ponendosi all’avanguardia del panorama internazionale europeo e definire e adeguare il quadro normativo a quello dei principali paesi con cui l’Italia intrattiene le relazioni nel settore spaziale. L’elemento di protezione assicurativa, già presente in altri paesi come la Francia, rappresenta un elemento di protezione per lo Stato.
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