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Ddl Bilancio 2022, mobilità sostenibile e clima: proposti fondi per oltre 13 miliardi di euro

La legge di Bilancio 2022 e la transizione ecologica

Il disegno di legge di Bilancio 2022 arriva con un certo ritardo alla prova del Senato della Repubblica e delle sue commissioni. Tra qualche giorno ci sarà il voto finale sul testo, che poi tornerà a Montecitorio per l’approvazione finale entro la fine dell’anno.

Dando un’occhiata al dossier del testo e alla relativa scheda di lettura, il capitolo X, dedicato a “Misure in materia di infrastrutture e mobilità sostenibili, transizione ecologica, energia e sisma”, contiene diverse voci che saranno vagliate in questi giorni e che propongono la nascita o il rifinanziamento di fondi nazionali proprio per intervenire sul tema dei cambiamenti climatici, il surriscaldamento globale, la riduzione delle emissioni inquinanti.

Fondo per la mobilità sostenibile

A tal fine, ad esempio, c’è l’articolo 131, finalizzato a prevedere interventi necessari per la lotta al

cambiamento climatico e la riduzione delle emissioni per l’attuazione della strategia europea “Fit for 55“.

Al suo interno si propone l’istituzione nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili di un apposito Fondo denominato “Fondo per la strategia di mobilità sostenibile“, con una dotazione complessiva di 2 miliardi di euro.

Di questi, sì legge nella bozza di testo del Ddl Bilancio 2022, circa 50 milioni di euro sono stanziati per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026, 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2027 e 2028, 200 milioni

di euro per l’anno 2029, 300 milioni di euro per l’anno 2030 e 250 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2031 al 2034.

lo scorso luglio, la Commissione europea ha adottato il pacchetto climatico “Fit for 55”, che include le proposte legislative per raggiungere entro il 2030 gli obbiettivi del Green Deal, come la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra del 55% rispetto ai livelli del 1990, con l’obbiettivo di arrivare alla “carbon neutrality” per il 2050.

Fondo per le infrastrutture sostenibili

Poi c’è l’articolo 139, in cui si propone di autorizzare la spesa complessiva di 3,35 miliardi di euro, dal 2022 al 2036, per il finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione straordinaria ed adeguamento funzionale e resilienza ai cambiamenti climatici della viabilità stradale di competenza di regioni, province e città metropolitane.

Fondo per il clima

L’articolo 154, invece, prevede l’istituzione di un Fondo italiano per il clima, con una dotazione pari a 840 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026 e di 40 milioni a partire dal 2027 (per un totale di circa 5,7 miliardi di euro), passibile di incremento con l’apporto finanziario di soggetti pubblici o privati, nazionali o internazionali.

Questa misura dovrebbe finanziare interventi, anche a fondo perduto, a favore di soggetti privati e pubblici per contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti negli accordi internazionali in materia di clima e tutela ambientale ai quali l’Italia ha aderito.

Fondo per il controllo dell’inquinamento atmosferico

L’articolo successivo, infine, il 155, riguarda la proposta di istituzione di un Fondo per l’attuazione del programma nazionale di controllo dell’inquinamento atmosferico, con una dotazione pari a 50 milioni di euro nel 2023, 100 milioni di euro nel 2024, 150 milioni di euro nel 2025 e di 200 milioni di euro annui dal 2026 al 2035.

Si demanda a decreti del MiTE, di concerto con i Ministri indicati, per gli aspetti di competenza, di stabilire le modalità di utilizzo delle risorse del Fondo, anche attraverso bandi e programmi di finanziamento delle attività.

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