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#ddaonline, FAPAV: ‘Agcom ha tutte le competenze per intervenire sul web’

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Per la Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali (FAPAV), ‘Il TAR ha confermato la correttezza del Regolamento. L’Agcom è competente a intervenire sul web in materia di tutela del diritto d’autore’

La decisione del TAR Lazio, che venerdì ha rinviato alla Corte Costituzionale il Regolamento dell’Agcom sul diritto d’autore, ha riaperto un interessante confronto nazionale.

E’ di oggi una nota della FAPAV (Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali) che illustra il proprio punto di vista sulla pronuncia del TAR, utile a far comprendere meglio la situazione.

“Ad un’attenta lettura del dispositivo – spiega FAPAV – si evince chiaramente che sul punto centrale della causa, ovvero quello relativo all’esistenza o meno del potere regolamentare di Agcom in tema di Diritto d’Autore sul web, il TAR ha pienamente riconosciuto che Agcom dispone della “competenza attribuita dalla legge” ad “adottare provvedimenti recanti l’ordine di rimozione dei contenuti del web o di oscuramento dei siti immediatamente precettivi nei confronti degli operatori della rete”.

 

Il Tribunale, sottolinea FAPAV, ha, infatti, dichiarato infondati i motivi proposti dai ricorrenti (Altroconsumo, Movimento difesa del cittadino, Assoprovider e Assintel) su tale aspetto centrale della controversia, confermando l’esistenza e la percorribilità del “doppio binario” giurisdizionale/amministrativo in linea con quanto ha fondato la creazione del medesimo Regolamento.

FAPAV precisa anche che “Il fatto che il Collegio abbia altresì ritenuto opportuno sollevare la questione di costituzionalità in merito alle norme del D. Lgsl. 70/2003 sull’eCommerce che regolano la responsabilità degli ISP per le attività online e delle ulteriori disposizioni del Decreto Romani che attribuiscono all’Agcom il compito di vigilare sulle violazioni commesse online, non inficia in alcun modo la validità e la correttezza dell’operato dell’Autorità che ha sempre agito, nell’attuazione del Regolamento 680/13/CONS, nel pieno rispetto dei principi di proporzionalità, ragionevolezza e logicità”.

“Siamo fiduciosi – conclude FAPAV – che la massima Corte confermerà la legittimazione costituzionale di due normative peraltro di derivazione comunitaria trasposte nell’ordinamento italiano”.

Nell’attesa di questa pronuncia, la FAPAV sostiene che continuerà a lavorare con forza e vigore per contrastare la pirateria massiva su internet, avvalendosi dell’intervento dell’Autorità su specifiche istanze e cooperando con le Forze dell’Ordine, gli operatori del settore e tutte le Istituzioni competenti.

Agcom: ‘L’Autorità ha correttamente interpretato e attuato le leggi vigenti’

Anche l’Agcom, intervenuta dopo la pronuncia del TAR, ha ribadito che il tribunale amministrativo ha “riconosciuto espressamente e a più riprese che l’Autorità ha correttamente interpretato e attuato le leggi vigenti che le attribuiscono il ruolo e le competenze di “amministrazione vigilante” in materia di diritto d’autore. Il Giudice riconosce, inoltre, che l’Agcom si è attenuta ai criteri di ragionevolezza e proporzionalità nell’esercizio della propria potestà di amministrazione vigilante, disciplinando una procedura che pur contraddistinta da carattere d’urgenza garantisce la piena partecipazione degli interessati”.

Secondo l’Autorità, “Nel ritenere infondate le censure di merito avverso il Regolamento, il Tar ha ritenuto opportuno, prima di rigettare i ricorsi, verificare se la normativa primaria sulla quale esso legittimamente si fonda (decreto legislativo n. 70/2003 e decreto legislativo n. 44/2010) sia compatibile con la Costituzione ed ha pertanto rimesso alla Consulta la questione di legittimità di tali disposizioni di legge. Alla luce di tali pronunce, che non annullano né sospendono l’efficacia del regolamento, l’Agcom continuerà ad operare con l’equilibrio che l’ha contraddistinta sino ad oggi, attendendo con serenità il giudizio della Corte Costituzionale sulla questione sollevata dal TAR del Lazio”.

Francesco Posteraro e Antonio Martusciello: ‘Nessun dubbio sulla competenza dell’Agcom’

Sulla questione sono intervenuti anche i Commissari Agcom, Francesco Posteraro (relatore del provvedimento sul diritto d’autore), e Antonio Martusciello con una nota congiunta.

I due Commissari hanno tenuto a evidenziare che “Per mesi gli avversari del Regolamento Agcom sulla tutela del diritto d’autore online hanno ripetuto ossessivamente una sola cosa: che l’Autorità aveva abusato dei propri poteri e che non vi erano norme di legge su cui potesse basarsi la sua competenza, per cui il suo intervento sarebbe stato illegittimo”.

La decisione del TAR del Lazio – dicono chiaramente Posteraro e Martusciello – smentisce clamorosamente questa tesi, in quanto afferma in maniera esplicita e chiara che l’Agcom ha correttamente applicato le leggi vigenti e che la sua competenza non può essere messa in dubbio. Il TAR dubita, invece, della costituzionalità delle norme di legge e ha quindi rimesso il relativo giudizio alla Corte costituzionale. Ma un’autorità amministrativa qual è l’Agcom ha il dovere di applicare le leggi vigenti, senza poter giudicare se siano costituzionali o meno”.

Confindustria Cultura Italia: ‘Il Regolamento Agcom resta in piedi’

Anche Confindustria Cultura Italia ha evidenziato che “la pronuncia del Tar non ha rilevato profili di illegittimità e incongruenza del Regolamento adottato dall’Agcom in materia di tutela dalla pirateria online”.

Il Tar, ha sottlineato Confindustria Cultura Italia in una nota, “ha pienamente riconosciuto ‘la competenza attribuita dalla legge all’Agcom’ ad adottare provvedimenti recanti l’ordine di rimozione dei contenuti del web o di oscuramento dei siti”.

“Il provvedimento è “in piedi” – ha commentato la Federazione dell’industria culturale aderente a Confindustria – e continua a produrre i suoi effetti giuridici. Il rinvio alla Corte Costituzionale servirà a valutare nel dettaglio i profili di eventuale incostituzionalità delle leggi italiane che hanno conferito ad Agcom il potere di adottare un provvedimento regolamentare in materia. Attendiamo con serenità il giudizio della massima Corte al fine di valutare la congruità del Decreto Legislativo 70/2003 e il Decreto Legislativo 44/2010 ai principi fissati in Costituzione”.

“La lotta alla pirateria va avanti – ha concluso Confindustria Cultura Italia – e bisognerà ancora lavorare duramente, anche sul piano della comunicazione e della cooperazione con gli operatori, per sconfiggere l’illegalità massiva sul web”.

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