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dcx. Vine e i sei secondi per accaparrarsi un cliente

di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience |

Lavorare con Vine non è facile perché, mai come in questo caso, non conta tanto il budget quanto l’idea. Quei pochi secondi sono sempre più ambiti dalle aziende che hanno capito il suo potenziale di engagement

#dcx è una rubrica quotidiana dedicata alla Digital Experience a cura di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience.
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Coinvolgere i clienti in soli 6 secondi? Possibile, se si utilizza Vine. Il servizio di sharing video, nonostante i continui aggiornamenti – app inclusa – non rinuncia alla sua natura, che promuove la creatività e la sintesi. Lavorare con Vine non è facile perché, mai come in questo caso, non conta tanto il budget quanto l’idea. Quei pochi secondi, però, sono sempre più ambiti dalle aziende, che hanno ormai compreso il suo elevato potenziale di generatore di engagement.

Creato nel 2012, Vine è quasi subito finito sotto l’ala protettrice di Twitter. E non si tratta di un caso: il social network dei 140 caratteri è l’ambiente perfetto per comunicare con video brevi e incisivi. Per questo è entrato di forza nelle strategie di content marketing, ed è qui che torniamo alla domanda iniziale: è possibile coinvolgere con un video di 6 secondi che gira in loop? La risposta è senza dubbio positiva, con una precisazione: con Vine quel che conta non è solo cosa dici ma anche come lo dici.

Perché usare Vine a fini di marketing? Brand awareness ed engagement sono i due vantaggi principali della piattaforma, che si lega alla perfezione con gli altri social network e può contare su una community numerosa e attiva. Quale che sia la natura del contenuto condiviso (creative ads, how-to video, behind the scenes), per sviluppare il proprio storytelling sfruttando le caratteristiche di Vine si devono seguire alcune regole precise:

  • Coinvolgi, non vendere: la tattica ‘sell hard’ su Vine non funziona.
  • Coltiva la community: non caricare mai video ‘tanto per’ ma dialoga con chi segue il tuo account.
  • Costruisci una storia: il racconto è centrale nelle strategie marketing, a maggior ragione quando hai così pochi secondi per far passare il messaggio.
  • Punta sulla creatività: il loop dei 6 secondi rappresenta un confine stretto che deve stimolare l’immaginazione e la fantasia. Partendo sempre dai core values e dalla brand identity.

Loop your message’ potrebbe essere lo slogan di Vine. Non un semplice giochino ma uno strumento importante per valorizzare la digital customer experience del tuo brand. Basta sapere come usarlo al meglio.

Per approfondire:

http://blog.neosperience.com/discover-your-superpowers-and-grow-from-relevance-to-exponentiality

http://blog.neosperience.com/top-5-customer-experience-trends-driving-the-future-of-retail

http://blog.neosperience.com/top-6-rules-of-gamification-how-to-engage-customers-playing-with-them

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