Negli ultimi mesi si è diffuso in tutto il mondo il termine ‘Retail Apocalypse’, coniato negli Stati Uniti nel 2016 per indicare l’ondata di chiusure e fallimenti di negozi fisici. Gli analisti si sono sbizzarriti nel cercare le cause e prevedere le conseguenze di questo trend, che pare irreversibile. Ci troviamo sulla soglia che divide il vecchio mondo retail da un nuovo scenario, dominato dall’innovazione tecnologica.
La tecnologia è da sempre il perno intorno al quale ruotano tutti i cambiamenti che hanno coinvolto la nostra società. Negli ultimi vent’anni, però, questo processo ha subito una brusca accelerazione: la Digital Transformation ha, di fatto, travolto tutti i settori industriali, costringendo le organizzazioni a ripensare il modus operandi, interno ed esterno.
Chi non è (o non è stato, in alcuni casi) abbastanza veloce ad adattarsi si trova a fare i conti con l’effetto ‘zombie mall’, che racconta di centri commerciali un tempo floridi e oggi ridotti a mausolei di un’epoca che non c’è più. La domanda è: Dove sono finiti tutti i clienti? Detto che la propensione al consum(ism)o non è per niente diminuta, come mai il traffico in-store per alcuni brand si è ridotto così drasticamente?
Ancora una volta dobbiamo sottolineare come negli ultimi cinque anni siano cambiate, in maniera repentina se si analizzano i workflow, le abitudini dei consumatori. Il customer journey oggi è così complesso da spiazzare chi si rifugia dietro le sicurezze del marketing tradizionale. Al centro di tutto, ovviamente, troviamo la tecnologia, nella forma dello smartphone (ma non solo).
La rivoluzione retail è mossa da un complesso di innovazioni tecnologiche a tutti i livelli della struttura aziendale: produzione, organizzazione, comunicazione, vendita. Cambiano i comportamenti dei clienti e devono cambiare i comportamenti delle aziende (cosa che non sempre succede). E’ necessario un approccio completamente diverso alla customer experience.
Trasformare un settore statico come il retail non è semplice. Il corollario inevitabile è che non importa tanto cosa fai ma come lo fai. Non la nuova tecnologia che pensi possa salvare il tuo business ma come riesci a implementare quella stessa tecnologia nel complesso delle attività che costruiscono la tua retail experience.
Per citare Brian Solis, “Il concetto di retail del futuro è in costante evoluzione. Ciò che non sta evolvendo alla velocità necessaria sono la comprensione e sperimentazione ad ampio raggio, fondamentali per trasformare il futuro in realtà fin da subito.”
Per approfondire:
http://blog.neosperience.com/retail-apocalypse-how-technology-will-help-you-survive