L'analisi

dcx. Strategie di Gamification per il business

di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience |

Le dinamiche di Gamification si riveleranno una delle aree di sviluppo strategico più promettenti e importanti del nuovo millennio. Pokémon GO non è solo una moda, ma l'inizio per applicare dinamiche e schemi di pensiero del gioco ad ambiti applicativi non-gioco per fare business.

dcx è una rubrica quotidiana dedicata alla Digital Experience a cura di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui. Per la versione inglese vai al blog.

 

“I giochi sono la nuova normalità.” Queste parole, pronunciate da Al Gore nel 2011, si sono dimostrate ancora più vere cinque anni più tardi. Oggi, grazie alla diffusione dei dispositivi mobile, i giochi sono ovunque, rappresentano un layer stratificato che ricopre la nostra vita quotidiana. Parlando di giochi come strumento di business, non bisogna limitarsi a considerare fenomeni come la mania per i Pokémon GO, ma anche l’idea di applicare dinamiche e schemi di pensiero del gioco ad ambiti applicativi non-gioco. Ovvero, le strategie di Gamification per il business.

Negli ultimi dieci anni, la Gamification si è affermata come un potente strumento che utilizza una combinazione di ricompense interne ed esterne per guidare la motivazione intrinseca ed estrinseca. Di conseguenza, può aiutare a focalizzare meglio le attività sul vostro pubblico di riferimento, ottenendo risultati migliori in maniera più efficace.

Nonostante la recente fama di questa metodologia, c’è ancora scarsa conoscenza sul suo funzionamento, che genera di conseguenza perplessità e di esitazione su come (e se) iniziare. Il motivo principale dello scetticismo è che, quando la gente sente la parola ‘Gamification‘, spesso si concentra solo sul suono del primo elemento, il ‘gioco’. Ovvero, si pensa subito a un’iniziativa one-shot per scopi di intrattenimento a breve termine, volti a generare word-of-mouth e consapevolezza più che effettivi risultati di business. Inoltre, il fatto che ci esistono tanti casi di aziende che hanno adottato un sistema gamified e hanno mancato il bersaglio può portare alla conclusione che questi meccanismi non funzionano con le organizzazioni complesse.

La verità è difficile da digerire: nella maggior parte dei casi, il fallimento è il risultato della presenza di problemi all’interno dell’organizzazione stessa. Che si traducono nell’utilizzo della Gamification come strumento “set-it-and-forget-it”, senza comprendere appieno come funziona e, peggio ancora, senza un obiettivo chiaro e una strategia coerente.

Considerate nella giusta prospettiva, le dinamiche di Gamification si rivelano una delle aree di sviluppo strategico più promettenti e importanti, perché portano in dote:

  • Versatilità rispetto al pubblico (interno o esterno all’azienda);
  • Obiettivi multipli attraverso meccanismi di ‘azione e ricompensa’;
  • Personalizzazione promuovendo comportamenti specifici per utenti specifici.

E, come ci diceva Jake Orlowitz di Wikipedia, “ricorda sempre che è attraverso i giochi che riusciamo a fare meglio le cose serie.”

Per una panoramica sulle diverse strategie di Gamification per il business vi rimandiamo a:

http://blog.neosperience.com/4-gamification-strategies-for-business-can-you-find-yours

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