#dcx è una rubrica quotidiana dedicata alla Digital Experience a cura di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience.
Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui. Per la versione inglese vai al blog.
“Il 90 per cento delle informazioni che si fissa nella nostra mente ha forma visiva”: non è solo scienza, è business. Recenti studi infatti hanno rivelato che un sapiente utilizzo dei contenuti visivi è in grado di fruttare alle aziende risultati importanti in termini di brand awareness, e aumenti significativi dei tassi di acquisizione e conversione. Non è un caso se i più importanti social network – tra cui Facebook, Twitter, LinkedIn – hanno aumentato il valore dei contenuti visivi all’interno dei propri flussi di dati.
La crescente popolarità dell’aspetto visivo coincide con un evidente declino del potere attrattivo dei contenuti tradizionali (whitepaper, ad esempio) in favore di altri formati più accattivanti e interattivi come i video o i giochi. Le immagini sono più che mai fondamentali per qualsiasi azienda in cerca di un coinvolgimento più profondo con i propri clienti. Ma non basta pubblicare qualche infografica sul blog o condividere foto random su Facebook o Twitter, per attrarre l’attenzione della community.
Coltivare il contenuto visuale è una scienza con delle regole molto precise. Vediamo allora quali sono i 3 step principali per la costruzione di una strategia di visual marketing coinvolgente:
- Concentrati su temi forti – scegli i temi che contano davvero per essere sicuro di attirare le persone giuste con il giusto contenuto;
- Scegli il formato migliore – quando si parla di ‘visual’, si fa riferiemento a una vasta gamma di contenuti; a te la scelta di quello che meglio si adatta alla tua strategia;
- Unisci visual e marketing – l’elemento visivo fine a se stesso non ha alcun senso, se non quello di creare confusione negli utenti. La strategia complessiva di marketing è e deve sempre essere la linea guida di ogni tua azione.
- Scegli il canale giusto: social media e blog, naturalmente, sono i canali principali; ma non dimenticare che ogni canale segue regole proprie in grado di incidere sull’efficacia del messaggio.
E ricorda che a prescindere dal tipo di contenuto utilizzato, la qualità è il fattore più importante per aumentare i tassi di conversione. Lo scopo ultimo di inbound non cambia: per mantenere l’attenzione sul tuo brand, in un mercato sempre più affollato di messaggi, devi essere in grado di proporti come la migliore soluzione ai problemi dei tuoi clienti.
Per approfondire:
http://blog.neosperience.com/5-rules-to-build-your-innovative-content-marketing-strategy
http://blog.neosperience.com/5-social-media-trends-that-will-define-customer-engagement-in-2015
http://blog.neosperience.com/why-proactive-approach-is-key-to-improve-digital-customer-experience