rivoluzione digitale

dcx. La rivoluzione digitale del 2050

di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience |

Il mondo nel 2050 sarà molto più connesso. Dal 2025 il cloud computing diventerà l’unico paradigma informatico. Il crowdsourcing giocherà un ruolo sempre più centrale nel generare idee e i social network non saranno solo intrattenimento.

#dcx è una rubrica quotidiana dedicata alla Digital Experience a cura di Dario Melpignano, Ceo di Neosperience.
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Le tendenze demografiche sono potenti e travolgenti. Ci sono voluti 250mila anni alla popolazione mondiale per raggiungere un miliardo di persone. In soli duecento anni la crescita della popolazione è accelerata fino a raggiungere i sette miliardi. Nel 2050, la Terra sarà la casa di nove miliardi di persone. Questa crescita non sarà uniforme: entro il 2050 metà di questa crescita avverrà in Africa, che conterà tre volte il numero di persone che vivono in Europa; entro il 2100, la Nigeria sarà la terza nazione più popolosa del mondo. Entro il 2050, circa 30 megalopoli avranno più di 10 milioni di persone ciascuna e il 70% della popolazione mondiale vivrà in città.

Il mondo nel 2050 sarà molto più connesso. Dal 2025 il cloud computing diventerà l’unico paradigma informatico, consentendo a chiunque di memorizzare i propri dati. Le persone otterranno un maggiore controllo sulle informazioni e cercheranno di proteggere la propria privacy. Il crowdsourcing giocherà un ruolo sempre più centrale nel generare idee. Il pubblico sarà una forza sempre più trainante nella comunicazione, e i social network non saranno solo intrattenimento. Metà della popolazione mondiale sarà sempre più in contatto in una supercloud sociale.

Questo accelererà ancora di più lo sviluppo delle economie emergenti. Nel corso di questo processo di globalizzazione, la quota dell’Asia nell’economia mondiale salirà di quasi il doppio, mentre le azioni di Europa e Stati Uniti si ridurranno proporzionalmente. Lo stesso destino toccherà all’innovazione, con progressi dirompenti nei settori dei trasporti (automobili auto-guidate), wearables, neuromarketing, nel lavoro, nella ricerca sulle cellule staminali e in quella sul genoma, nelle nano-tecnologie e in almeno un altro importante campo di ricerca di rottura che ancora non siamo in grado di prevedere.

Continueremo a esplorare lo spazio, satelliti, robot e osservatori spaziali si moltiplicheranno, mentre i voli spaziali con equipaggio diminuiranno. Alcuni decenni di osservazione dovrebbero essere sufficienti per consentire all’uomo di determinare se esiste vita su altri pianeti. Tutto questo andrà a impattare sulla customer experience, che lotterà per trovare un equilibrio tra due forze opposte: la massificazione e la personalizzazione. Prevedere fin da ora quali saranno le derive teoriche e pratiche della strategia di engagement e lead generation è impossibile. Quel che è certo è che le aziende dovranno affrontare un cliente sempre più potente, connesso ed evoluto. Potrà sopravvivere solo chi riesce a trovare le debite contromisure, mentre tutti gli altri saranno sostituiti dall’agguerrita concorrenza proveniente dai luoghi più impensati del globo.

Per approfondire:

http://blog.neosperience.com/neuromarketing-and-the-art-of-the-digital-customer-experience

http://blog.neosperience.com/how-wearable-revolution-changes-the-digital-customer-experience

http://blog.neosperience.com/why-your-true-why-is-so-important-backed-by-science

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