Lo scontro fra Sky e il duo DAZN-Tim sui diritti della Serie A sale di livello, con l’emittente satellitare che si è rivolta ufficialmente all’Antitrust contro l’esclusiva, con il sostegno di altri player come WindTre, Open Fiber e Vodafone. Uno scontro che pesa non poco sul futuro televisivo della Serie A e che tocca quindi l’interesse di milioni di tifosi. C’è forse il rischio di un allontanamento degli appassionati del pallone dal prodotto calcio a causa dello scontro sullo streaming? Ne abbiamo parlato con l’esperto dei media Francesco Siliato, dello Studio Frasi e Docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi al Politecnico di Milano. “L’errore politico dal punto di vista di una Agcom o di una Antitrust è che con la piattaforma unica per vedere la Serie A la gente si allontani dal calcio”, ha detto Siliato.
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Key4biz. Diritti di Serie A in streaming al duo DAZN-Tim. Cosa cambia nel panorama mediatico italiano?
Francesco Siliato. La piattaforma unica in streaming per la trasmissione della Serie A è rischiosa, anche per Tim. Il passaggio tutto a Internet non è detto che sia un bene. Anzi, non è un bene sicuramente perché più sono le piattaforme meglio è. Più un evento è su tante piattaforme, più è facilmente raggiungibile da qualsiasi appassionato consumatore di quell’evento. Quindi, il fatto che la Serie A sia prevista soltanto su piattaforme collegate alla rete non è una cosa di per sé positiva.
Key4biz. Lo streaming è la soluzione migliore per vedere il calcio?
Francesco Siliato. Non direi, perché la soluzione migliore è quella più facilmente raggiungibile da tutti visto che non consente facilità di accesso. Ci sono aree del paese dove, come si sa, Internet è un problema. Ci saranno partite importanti, derby o partite di cartello in cui probabilmente ci potranno essere dei problemi per la rete come si è già visto. Non possiamo saperlo in anticipo, ma Tim può avere la capacità di sistemare le cose. Tim può avere le potenzialità, però stando alle cose come sono, alla fotografia dell’esistente, possono emergere dei problemi di tenuta della rete.
Key4biz. Secondo alcuni esperti ci sarà un problema di tenuta della rete. Lei cosa ne pensa, il calcio è a rischio nel senso che rischia di deprezzarsi il prodotto calcio se lo streaming non regge?
Francesco Siliato. Non so se la mancata tenuta della rete possa significare il deprezzamento del prodotto calcio, però può significare un allontanamento. Il rischio per la Lega di Serie A è che passare, poter seguire il campionato su un’unica piattaforma possa allontanare le persone che sono indecise se seguire o no un campionato. Non tutti sono disposti a cambiare abbonamento, a cambiare tecnologia e a dotarsi di un nuovo sistema. Oggi c’è chi segue il calcio perché ha Sky, ha il cinema, ha bambini e quindi è abbonato ai cartoni animati (Disney, Netflix ecc) a tutto quello che c’è in Sky Q. Non è detto che sia portato a seguire il calcio soltanto perché lo seguiva su Sky. L’offerta complessiva di Sky rimane superiore a quella del calcio. Quindi, è presumibile che verosimilmente gli unici che passeranno sicuramente a DAZN sono gli abbonati Sky che hanno soltanto il pacchetto calcio. E non sono tanti. Se sono ricchi si tengono i due abbonamenti, perché di là hanno la Champions. Se no passano, ma non sono tanti.
Key4biz. DAZN ha rifiutato un’offerta di 500 milioni da Sky per condividere i diritti di trasmissione anche sul satellite. Cosa ne pensa? Non è una sorta di sgarbo anche ai danni dei consumatori, in particolare degli abbonati a Sky?
Francesco Siliato. L’offerta di Sky credo che sia stata fatta proprio per ottenere il rifiuto, perché così si scoprono le carte. Rifiutare un’offerta da 500 milioni vuol dire che hai un impegno di esclusiva con qualcun altro. Questo qualcun altro verosimilmente è Tim. L’impegno di esclusiva fa sì che l’Autorità Antitrust possa intervenire e verificare. Penso che l’obiettivo quindi fosse quello di ottenere un rifiuto. Fare un’offerta molto alta e quindi sostanzialmente irrifiutabile, che invece non può che essere rifiutata in base agli impegni esclusivi di DAZN con l’altro socio.
Key4biz. Ma non c’è nulla di illegale sul fatto che vi sia un accordo di esclusiva.
Francesco Siliato. No, non credo che vi sia nulla di illegale, però è un problema di Antitrust. Essere dominanti non è illegale, ma l’abuso di posizione dominante è illegale. Quindi, la posizione dominante in sé non è illegale, è l’eventuale abuso. Quindi, l’Antitrust interverrà e vedrà di capire se c’è un abuso da qualche parte. Accordi fra due soggetti economici sono ovviamente fattibili in tutti i modi, ma non possono abusare di una posizione dominante. Credo che l’Antitrust qualcosa farà, sollecitata dal rifiuto di DAZN all’offerta corposa di Sky.
Key4biz. Per quanto attiene la tenuta della rete è competente l’Agcom, che sta facendo le sue verifiche. Entro luglio, massimo agosto dovranno dire qualcosa perché comincia il campionato.
Francesco Siliato. Quello che non capisco dell’Agcom è come fa a sapere se la rete regge o non regge. E’ un qualcosa che si potrà verificare soltanto a posteriori. E’ chiaro che se si chiede a Tim l’azienda risponde che la rete regge. Ma poi magari c’è Juve-Inter prima e seconda in classifica e non regge.
Key4biz. Tim sta facendo una campagna contro il satellite, cosa ne pensa? Crede che ormai il satellite sia una tecnologia obsoleta, come la definisce l’ad di Tim Luigi Gubitosi?
Francesco Siliato. La campagna contro il satellite di Tim è pretestuosa. Il satellite può fare molto più del digitale terrestre. Il satellite è sicuramente un pretesto di Tim per far passare come antico Sky. Ma anche TivùSat allora. Il motivo per cui, secondo me, Tim fa questa cosa è che Sky, come la casa madre Comcast, ha cominciato a fare Tlc anche in Italia. L’offerta Sky WiFi insieme a Open Fiber entra nel mercato di Tim e Tim, da incumbent, risponde cercando di fare offerte che penalizzino Sky nel campo di Sky. La Serie A è sicuramente importante per Sky e quindi avere una potenzialità economica di togliere la Serie A a Sky significa reagire alle iniziative di Sky nel comparto delle telecomunicazioni.
Key4biz. Ma non c’era anche con Sky la piattaforma unica, cioè il satellite, per vedere la Serie A? Cosa cambia ora?
Francesco Siliato. La differenza è che a Sky hanno impedito di partecipare all’asta per i diritti sul web e di essere così il fornitore unico e quindi è potuto arrivare DAZN. Sky non ha potuto avere l’esclusiva negli anni scorsi perché era proibito per lei partecipare alla gara web. Quindi, fino l’anno scorso la Serie A era su due piattaforme, satellite e web, adesso sembra che sia soltanto solo web (a parte le tre partite in condivisione ndr). Ma allora c’è qualcosa che non torna.
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