Non bastavano le critiche per il servizio a singhiozzo e la rotellina a disturbare le partite. Da dicembre sarà possibile vedere le partite di Serie A trasmesse da Dazn su un dispositivo soltanto e non più su due, com’è stato finora per chi ha un abbonamento. Lo scrive oggi il Sole 24 ore, anticipando la comunicazione ufficiale dell’Ott che detiene in esclusiva la trasmissione di 7 partite su 10 del massimo campionato. Una novità ferale, che ha sollevato una pioggia di critiche sui social da parte degli utenti (su Twitter gli hashtag #Daznout e #DAZN trending topic), nonché l’esposto del Codacons ad Agcom e Antitrust e un’interrogazione parlamentare da parte di Augusta Montaruli (FdI).
Quando sei Ma poi ti ricordi
— maquelloemario (@maquelloemario) November 9, 2021
un tifoso e leggi che tu sei povero
che #DAZN e le partite le
fermerà la guardi col
doppia utenza commento arabo#Daznout pic.twitter.com/R6YyWPH1Nl
A metà dicembre stop alla concurrency
La parola fine alla cosiddetta concurrency, che consente la trasmissione della partita su due device dello stesso abbonato, nascerebbe per combattere la ‘pirateria’, dopo che nei primi mesi è stato notato un incremento del 20 per cento delle doppie utenze a distanza, e al tempo stesso di piattaforme per la condivisione di stessi abbonamenti; una situazione, si nota in Dazn, che porta a un deprezzamento del prodotto calcio e un danno al servizio.
Complimenti a #DAZN che trova idee per peggiorare un prodotto già pessimo 👏🏻👏🏻👏🏻 #Daznout
— Saverio Lupinacci (@LupinacciFS) November 9, 2021
Le lettere agli abbonati, con facoltà di recesso entro 30 giorni, dovrebbero partire per la fine dell’anno; resterà possibile la condivisione di un doppio device per ogni abbonamento con lo stesso indirizzo IP, ovvero all’interno di un’abitazione privata o di un ufficio. Briciole rispetto all’utilizzo massivo che si fa normalmente della concurrency anche su ampio raggio.
Chi dice che la scelta di #Dazn è strumento per combattere la pirateria è un folle.
— Salva (@salda__) November 9, 2021
Io sono abbonato e il secondo dispositivo lo dispone mio fratello che lavora in tutt’altra parte d’Italia. Ora dovremmo fare due abbonamenti? Che squallore @DAZN_IT #DaznOut
Nelle intenzioni, la cancellazione della concurrency potrebbe inoltre contribuire alla ripresa degli abbonamenti, che sono inferiori alle attese e che non vengono comunicati ufficialmente. Secondo stime del Sole 24 ore, gli abbonati al calcio tramite Timvision sarebbero 700mila a fine settembre, a fronte di 1,2 milioni di abbonati a Dazn.
“8.3. L’abbonamento dà diritto all’utilizzo del Servizio DAZN su un massimo di due (2) dispositivi contemporaneamente.”
— Alberto Carrone (@albertocarrone) November 9, 2021
Noi abbiamo firmato queste condizioni contrattuali per €30 al mese. Se cambiano le condizioni contrattuali cambiano anche i costi.#Daznout
In generale, sono 2,482 milioni gli abbonati al calcio di Sky, che può contare su 3 partite su 10 di Serie A in condivisione con Dazn, a fronte di 1,935 milioni di Dazn a fine settembre.
La coerenza prima di tutto.#DAZN #Daznout #Disdetta pic.twitter.com/13EoaIl8aa
— Falconero (@Falconero1987) November 9, 2021
Condizioni generali cambiate dopo 3 mesi e praticamente così diventerebbe il servizio streaming più costoso della storia, per non parlare della pessima qualità fin qui avuta.
— Alessandro (@90ordnasselA) November 9, 2021
Complimenti @DAZN_IT pic.twitter.com/4M894C43Nf
Codacons, esposto ad Agcom e Antitrust
Il Codacons, appresa la notizia dell’intenzione di Dazn di bloccare gli abbonamenti “multiuso”, ha deciso di presentare un esposto ad Agcom e Antitrust “affinché si accerti la correttezza dell’operato della società”.
“Se sarà confermata la decisione di modificare unilateralmente le condizioni contrattuali e bloccare l’accesso ai contenuti in contemporanea da due device – spiega l’associazione di consumatori – si potrebbe profilare un danno per quegli utenti che hanno attivato abbonamenti sulla base di condizioni su cui ora Dazn fa marcia indietro. Se da un lato è comprensibile l’esigenza di combattere la pirateria, dall’altro è innegabile che modificare le regole del gioco dopo che gli utenti hanno accettato le condizioni proposte dalla società e siglato gli abbonamenti potrebbe configurare una violazione delle norme civilistiche e del Codice del Consumo, con una conseguente lesione dei diritti dei consumatori”.
Il Codacons sollecita Agcom e Antitrust ad aprire una istruttoria sul caso e, laddove la decisione di Dazn trovasse conferma, ad accertare la correttezza dell’operato della società “sanzionando qualsiasi violazione delle disposizioni in tema di contratti”.
Anche Adiconsum un campo per i diritti dei consumatori.
@adiconsum da sempre DICE NO alla pirateria e alla contraffazione, la si combatte però con prodotti multimediali di alta qualità , con prezzi equi, permettendo facile utilizzo a tutti e garantendo inclusione. #Daznout vuole creare limiti, si vede male e modifica i contratti…
— Mauro Vergari (@maurovergari) November 9, 2021
La cosa molto divertente è che ne fanno un “plus” della loro offerta, la possibilità di guardare contemporaneamente su due dispositivi. @DAZN_IT @DAZN_HELP_ITA #Daznout #DAZN pic.twitter.com/88Uo0w8GHz
— Federico (@Jack_Bauer1978) November 9, 2021
Interrogazione di Montaruli (FdI), Dazn viola diritti dei consumatori
“Indiscrezioni circa le modifiche contrattuali che unilateralmente Dazn intenderebbe applicare rappresentano se confermate l’ennesima violazione dei diritti dei consumatori della cui difesa anche il Governo non può sottrarsi. Assisteremmo peraltro contestualmente ad una palese violazione delle regole anche di concorrenza da un lato e ad una palese compromissione dei diritti degli abbonati. Per questo presenterò un’interrogazione parlamentare dando forza alle legittime osservazioni delle associazioni dei consumatori che non possono rimanere inascoltate alla luce anche del fatto che non siamo difronte al primo episodio discutibile nella condotta di Dazn”. Così la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli.
Ridate i diritti della serie A a #sky #skysport.
— Rosa Pileggi (@Rosa_Pileggi) November 9, 2021
Il contratto parla chiaro: si possono avere due dispositivi in contemporanea. #Dazn non può cambiare a piacimento.#Daznout pic.twitter.com/kWzLzMcuxD
Consumatori scatenati, sollevano anche questioni di Antitrust
#DAZN offre un servizio assegnato a seguito di bando e in regime para-monopolistico. Servizi simili hanno numerosi obblighi ulteriori a tutela del consumatore@EU_Commission con la sua divisione antitrust DEVE intervenire (violaz. Art.102 TFEU). E anche @AGCOMunica #Daznout pic.twitter.com/9zv3ZghyS1
— Federico Rosa (@Federosa96) November 9, 2021
La novità invisa anche ad alcuni giornalisti
se confermato lo scoop del @sole24ore, questa è la pietra tombale sulla credibilità di #Dazn e della #SerieA. Poi mi raccomando raccontateci come la pirateria uccide il calcio…https://t.co/iAtmZv3WFG
— Lorenzo Vendemiale (@lVendemiale) November 9, 2021
Disastro Dazn. Oltre al flop sulle immagini, ora Dazn punta a cambiare le condizioni contrattuali perché si è accorta (in ritardo) che i due dispositivi sono poco redditizi. Dazn, stretta sulla Serie A: addio ai due dispositivi per ogni account https://t.co/atOMNZjj67
— carlo festa (@carlopaolofesta) November 9, 2021
Disney+: 8,99€/mese 4 dispositivi in contemporanea
— Maison Briacato (@putipo) November 9, 2021
Netflix: 14,99€/mese 4 dspositivi in contemporanea
Spotify: 14,99€/mese 6 dispositivi in contemporanea@DAZN_IT : 30€/mese 1 solo dispositivo
in estrema sintesi, la #pirateria farà sopravvivere il calcio, DAZN lo uccide.