Non si placa nemmeno oggi la rivolta social degli utenti di DAZN, in scia alle voci di ieri (non smentite dall’azienda) sulla volontà della società di streaming che detiene i diritti per la Serie A di cancellare l’utilizzo del doppio dispositivo per ogni singolo abbonamento. L’hashtag #DAZN su Twitter anche oggi è trending topic. Una mossa fatta in chiave anti-pirateria, che tuttavia è stata accolta negativamente in rete, con vibranti proteste social che proseguono anche oggi con uno ‘shit storm’ social in piena regola.
Nel contempo, non sono mancate le reazioni della politica alla decisione di DAZN, anticipata ieri dal Sole 24 Ore.
Giorgetti convoca l’azienda al Mise il 16 novembre
Il ministero dello Sviluppo economico ha convocato Dazn. Per la piattaforma è arrivata la convocazione da parte del ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti che ha chiamato “i vertici di Dazn per fare chiarezza, a tutela dei consumatori, anche sulle ultime decisioni dell’azienda che detiene i diritti tv del calcio di serie A. Giorgetti, insieme con la sottosegretaria Anna Ascani che ha la delega sulla materia – si legge in una nota -, ha invitato i rappresentanti Dazn martedì prossimo 16 novembre alle ore 15″.
Dal canto suo, l’azienda ha diffuso una breve nota: “Come di consueto siamo disponibili alla collaborazione e al confronto con le autorità e le istituzioni. A questo riguardo, abbiamo prontamente accolto l’invito da parte del Ministro dello Sviluppo Economico e dell’On. Anna Ascani, ad un confronto da svolgersi all’inizio della prossima settimana”.
L’interrogazione del Pd
Il Pd in precedenza aveva chiesto al Governo di intervenire, per tutelare milioni di abbonati. Sulla stessa linea anche la Lega e Leu, dopo che ieri la prima reazione della politica era arrivata da FdI. “Stando a quanto si apprende da numerose testate giornalistiche, a partire da metà dicembre Dazn non permetterà più di utilizzare due utenze con un unico abbonamento, cosi’ come previsto dal punto 8.3 delle condizioni di utilizzo della piattaforma, per la visione dei contenuti sportivi e agli utenti abbonati sara’ garantito il diritto di recesso entro di contratto, potrebbe arrecare notevole pregiudizio nella fruizione del servizio e sta, pertanto, generando fra gli appassionati molte critiche e preoccupazioni. Quali iniziative intendono assumere il ministro dello Sviluppo economico e quello dell’Innovazione tecnologica e della transizione digitale al fine di tutelare gli interessi di milioni di tifosi?”. E’ quanto chiede l’interrogazione presentata alla Camera dal Partito democratico, primo firmatario il deputato Andrea Casu, e sottoscritta da tutti i componenti dem della IX commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni David Gariglio (capogruppo), Vincenza Bruno Bossio, Andrea Romano, Umberto Del Basso de Caro, Luciano Pizzetti, Laura Cantini e rivolta ai ministri Giancarlo Giorgetti e Vittorio Colao.
“A causa di continui malfunzionamenti e ripetuti disservizi della piattaforma – si legge ancora nel testo – l’Agcom ha comunicato di aver avviato un’istruttoria per ‘definire i parametri di qualità dei servizi di trasmissione’, nonché ‘le soglie ed i criteri per la quantificazione e la corresponsione di indennizzi nei confronti degli utenti a fronte dei disagi subiti’. Mentre la commissione Trasporti ha approvato una Risoluzione che impegna il governo ad adottare tutte le iniziative di competenza, anche normative, volte ad assicurare che Dazn e tutti gli altri operatori che offrono servizi analoghi garantiscano agli utenti piena tutela in materia di trasparenza, informazione, indennizzi, reclami e assistenza tecnica, a valutare l’opportunità di un rafforzamento dei poteri conferiti all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e prescrivere alle piattaforme e agli operatori di individuare modalità di trasmissione dei contenuti audiovisivi idonee al miglioramento della qualità del servizio al cliente finale”.
L’interrogazione della Lega
Sulla falsariga del Pd anche l’interrogazione della Lega. “Siamo preoccupati per le indiscrezioni di stampa che preannunciano la decisione di Dazn di bloccare, a partire dalla metà di dicembre, la possibilità di utilizzare più dispositivi in contemporanea e ancor di più dal silenzio assenso dei vertici della piattaforma inglese. Abbiamo presentato un’interrogazione urgente al sottosegretario allo Sport affinché convochi immediatamente la direzione dell’azienda per capire le intenzioni in merito agli abbonamenti per gli eventi sportivi, in particolare la Serie A di calcio. Se non avremo riposte esaurienti, presenteremo immediatamente un esposto all’Agcom e all’Antitrust. Siamo consapevoli del fenomeno della pirateria, tanto che è in calendario alla Camera un progetto di legge della Lega, con primo firmatario Massimiliano Capitanio, ma non possiamo pensare che una società importante come Dazn non avesse messo in preventivo una quota di ‘furbetti’ prima di presentare un’offerta monopolistica alla Lega Serie A.
La priorità è la tutela degli abbonati ingannati dalle condizioni contrattuali che ancora ieri venivano pubblicizzate sulla homepage della piattaforma inglese con lo slogan ‘Il grande sport sui tuoi dispositivi supportati: smart tv, smartphone, tablet, mobile. Puoi connettere fino a 6 dispositivi e guardare contemporaneamente su due’. Un danno agli utenti che va a sommarsi ai frequenti disservizi nella trasmissione delle partite, spesso bloccate da pause nella rete”.
A dichiararlo in una nota i deputati Daniele Belotti, capogruppo Lega in commissione Cultura e Massimiliano Capitanio, segretario della commissione parlamentare di vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
Interrogazione Leu
“Il comportamento di Dazn diventa sempre più inaccettabile. Dopo i disservizi continui con cui hanno dovuto fare i conti gli utenti nelle prime giornate di campionato, e che sono soltanto parzialmente migliorati, arriva il ritocco unilaterale del contratto che vieta l’impiego di due device contemporaneamente. La decisione sfrutta una norma troppo penalizzante per i consumatori: di sicuro rappresenta un’ingiustizia, che trova la mia totale contrarietà. Una pratica commerciale su cui sarebbe necessario un intervento legislativo per cui mi batterò nei prossimi mesi”. Lo afferma il deputato Luca Pastorino, segretario di presidenza alla Camera per Leu.
“Tuttavia – aggiunge Pastorino – prima di una riforma che possa modificare il contesto normativo, presenterò un’interrogazione per chiedere un intervento del governo. La questione non va derubricata come secondaria, perché tocca da vicino milioni di tifosi e appassionati che hanno sottoscritto un abbonamento. E, almeno fino alla fine della stagione, il contratto deve avere le stesse condizioni di quelle offerte all’inizio”.
A peggiorare ulteriormente il quadro per la società una nuova ricerca, questa volta di Altroconsumo, che boccia la qualità del servizio e mostra come meno della metà dei clienti rinnoverebbe l’abbonamento e quasi il 90% preferirebbe vedere il calcio non soltanto in streaming. Piove sul bagnato.