Dazn sempre sotto pressione dopo le prime tre giornate di campionato che hanno lasciato non pochi strascichi polemici per i problemi di ricezione dello streaming delle partite live. E così mentre da un lato il presidente della Lega di Serie A Paolo Dal Pino fa il pompiere e getta acqua sul fuoco (“Diamo tempo a Dazn di correggere i problemi, il campionato è appena iniziato”), dall’altro gli sponsor della Serie A sono tutt’altro che tranquilli e tramite l’Upa (Associazione Utenti Pubblicitari) mettono le mani avanti, convocando un’assemblea straordinaria il 27 settembre. Ordine del giorno i disservizi di DAZN e i possibili danni che potrebbero subire a causa dei disservizi della piattaforma streaming. L’obiettivo è evitare uno sciopero bianco degli spot.
Secondo quanto riportato da MF, l’8% della ripartizione delle vendite dei diritti Tv del triennio 2021-2024, pari a 100 milioni di euro, dipende dagli ascolti dei match. Si tratta di dati che devono- essere forniti da un ente terzo e certificato, come l’Auditel.
Il fatto è che per ora Dazn calcola da sé gli ascolti, in modalità fai da te in tandem con Nielsen. Ma i dati Dazn-Nielsen non sono commensurabili a quelli calcolati dall’Auditel.
E’ per questo che l’Agcom ha avviato un’istruttoria ed è di questo che parlerà domani Giacomo Lasorella in audizione alla Camera, in Commissione Trasporti e Telecomunicazioni.
Dopo i problemi di inizio campionato, Dazn ha potenziato la rete ma evidentemente non tutti i problemi sono stati finora risolti.
Vergari (Adiconsum): ‘Estendere ai consumatori l’accordo con bar e ristoranti’
E i consumatori protestano. “Si continua a far finta di niente, ma noi abbiamo già detto che bisogna estendere la trasmissione ad un’altra piattaforma televisiva”, ha detto Mauro Vergari direttore Ufficio Studi Innovazioni e Sostenibilità Adiconsum.
Eppure la soluzione per il caso DAZN c’è: “La situazione è ormai paradossale e necessita di urgenti provvedimenti che le Autorità devono prendere velocemente. C’è tempo per chiedere risarcimenti o carte dei servizi o assistenza clienti o addirittura nuove legge più appropriate, ma ora è necessario solo garantire la visione del campionato”, aggiunge Vergari.
Adiconsum ribadisce quanto già ha specificato ad Agcom durante l’incontro con le AA. CC.. Se i problemi non terminano (alla 3^ giornata ci sono ancora proteste), occorre obbligare DAZN ad estendere anche ai singoli consumatori l’accordo che permette la visione di tutte le partite di serie A attraverso la piattaforma satellitare ai bar, ristoranti e pub.
Una soluzione semplice ed efficace. Se funziona per i bar, può funzionare anche per le case degli italiani. L’obiettivo a breve termine è quindi quello di estendere ai consumatori finali l’accordo sottoscritto con Sky per trasmettere nei bar e ristoranti.
Tra l’altro, se DAZN ha sottoscritto un accordo per garantire nel business la visione delle partite attraverso il digitale satellitare dimostra che è cosciente che lo streaming non garantisce la visione, ma ugualmente vende abbonamenti ai tifosi.
Sta passando sotto silenzio il fatto che le partite nei bar sono comunque trasmesse da Sky, come è sempre stato. DAZN sapeva bene che non si sarebbe visto lo streaming e non potevano lasciare i bar e i pub senza partite: sai poi le richieste di rimborso e le cause?
Ma i cittadini invece….
Perché non hanno venduto Timvision nei bar e ristoranti? Timvision ha gli stessi problemi di DAZN.
Infine, per quanto riguarda la trasmissione di riserva promessa da DAZN/Timvision, le partite sul canale dei digitale terrestre in caso di malfunzionamento, si tratta di un unico canale sul quale si trasmette una summa di tutte le partite. Un servizio ben diverso dalla singola partita che si vorrebbe vedere, che peraltro non è attivabile dal set top box.
Una soluzione alla fine ci sarebbe: DAZN e Timvision potrebbero sospendere la richiesta di pagamento dell’abbonamento fino a quando non saranno risolti i problemi del servizio.
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