Davide Rossi, Direttore Generale di Aires-Confcommercio, commenta così il documento finale del G7 dei Ministri Economici appena conclusosi a Bari:
“La web tax non è più un tabù. Anzi, i Grandi del Mondo hanno indicato chiaramente la volontà di procedere verso un sistema complessivo che tenga conto della immensa rivoluzione dei consumi che è in corso e che necessità di regole nuove. Il punto 16 del documento conclusivo sottoscritto da USA, Germania, Francia, Regno Unito, Canada, Giappone e Italia indica chiaramente la volontà di procedere ed affida all’OCSE il compito di definire un possibile quadro che consenta di pervenire ad una convenzione con validità globale (quindi anche coinvolgendo non solo i G7 o i G20, ma anche tutti gli altri Paesi). È un percorso ambizioso che necessiterà, come è comprensibile, di tempi non brevissimi.
Per questo motivo, il messaggio che recepiamo dalla 3 giorni di Bari è quello di iniziare a procedere anche su base nazionale per poi raccordare su scala mondiale le diverse impostazioni ed esperienze in un secondo momento. Poiché sarebbe illusorio immaginare che questo storico e immensamente complesso percorso possa completarsi in meno di una decade, il messaggio che ci arriva è chiaro: partire subito e fare immediatamente tutto il possibile. In questo senso da parte nostra massimo supporto all’emendamento Boccia che andrà al voto della Commissione Bilancio della Camera in sede di conversione del decreto legge di Aprile per la correzione dei conti pubblici (cd. Manovrina).
Si tratta di una utilissima misura ponte la cui immediata approvazione porterà risultati tangibili e significativi.
Successivamente lavoreremo di concerto con tutte le parti interessate – e in primis con Confcommercio – per mettere a punto una proposta solida, perimetrata e sostenibile di Web Retail Tax da inserire nella prossima Legge di Stabilità”.