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Alzato il livello di allarme: bloccati anche 18 estremisti di sinistra e 4 di destra
Nonostante le rassicurazioni di un po’ tutti i governi europei, l’allarme terrorismo in Europa esiste. Eccome. Lo dicono i numeri, in particolare i dati sul terrorismo in Europa di Europol che nel suo recente report svela una situazione non di allarme ma certamente preoccupante. Ovviamente il conflitto tra Israele e Hamas dopo l’aggressione di quest’ultima organizzazione, appunto, terroristica agli israeliani sul territorio dello Stato di Israele, ha fatto aumentare la soglia di allarme. Dall’inizio della guerra sono almeno 3 i morti sul territorio del Continente direttamente attribuibili al terrorismo di matrice islamica.
Il 16 ottobre 2023 un attentatore ha ucciso due tifosi svedesi arrivati nella capitale belga per la partita Belgio-Svezia. Due giorni prima a Parigi un terrorista islamico di origine cecena ha ucciso un insegnante di scuola media ferendo poi altre tre persone. In seguito all’attentato in Francia sono state elevate le misure di sicurezza intorno agli obiettivi sensibili.
I dati sul terrorismo in Europa: parla Europol
Il grafico sopra riporta, da una parte, il numero degli attacchi che si sono registrati nei 3 anni presi in considerazione e, dall’altra, gli arresti effettuati. Partiamo dai dati sul terrorismo in Europa cominciando dagli attacchi. Europol specifica che non si tratta solo di attacchi portati a termine, ma anche quelli sventati e falliti. Il grafico mostra anche l’origine degli attacchi, cioè a quale organizzazione, formale o informale, sono da attribuire. Ebbene, come si vede gli attacchi attribuibili allo jihadismo sono in calo: dai 13 del 2020 si è scesi a 6 nel 2022 passando per gli 11 del 2021. Più preoccupanti i dati degli attacchi compiuti dagli estremisti di sinistra ed anarchici, che sono stati molti di più: 25 nel 2020, 1 nel 2021 e 13 nel 2022 mentre gli attacchi di estremisti di destra sono stati 4 nel 2020, 6 nel 2021 e ancora 4 nel 2022.
Dove sono i terroristi in Europa
Gli Stati europei nel 2022 hanno segnalato 6 attacchi terroristici due dei quali portati a termine: uno in Belgio e uno in Francia che si confermano come i Paesi più vulnerabili, non solo perché anche nel 2023 sono stati i primi ad essere stati presi di mira, ma anche perché in passato sono stati i Paesi più presi di mira dai terroristi islamici: basti ricordare che cosa è successo al Bataclan.
Di questi 6 attacchi del 2022, 4 sono stati sventati: ancora una volta 3 in Francia e uno in Belgio. Nessun attentato jihadista è fallito secondo quanto segnalato dagli Stati membri nel 2022. Due persone sono decedute a seguito di attentati jihadisti, una in Belgio e una in Francia. Uno degli attacchi attribuibili a membri dell’estrema destra nel 2022 ha causato due vittime in Slovacchia.
I dati sul terrorismo in Europa: gli arresti
Passiamo alle persone arrestate. Nel 2022 sono stati effettuati 380 arresti in Europa per reati legati al terrorismo. Il numero di sospetti arrestati nel 2022 è in linea con i 388 arresti del 2021 ed è inferiore ai 449 arresti segnalati nel 2020. Dei 266 arresti per reati legati al jihadismo, la maggior parte sono stati effettuati in Francia (93), Spagna (46), Germania (30), Belgio (22), Italia (21) e Paesi Bassi (21).
Il numero di sospetti arrestati legati al jihadismo è rimasto invariato rispetto a quanto riportato nel 2021 (260). Il numero di arresti per terrorismo di estrema destra (45) è diminuito nel 2022 (rispetto ai 64 del 2021), così come gli arresti per terrorismo nazionalista e separatista (18, in calo rispetto ai 26 del 2021). Gli arresti per terrorismo di estrema sinistra e anarchico (19) sono rimasti gli stessi del 2021 (19). Il numero di arresti per altri tipi di terrorismo è aumentato nel 2022 (26) rispetto al 2021 (5). In sei arresti, il tipo di terrorismo non è stato specificato.
Che fine fa chi è accusato di terrorismo in Europa
Essere accusato di terrorismo non vuol dire, ovviamente, finire in carcere. Tra le molte assoluzioni (o riduzioni pena) Europol cita un caso emblematico che riguarda proprio l’Italia dove un cittadino italiano è stato condannato a nove anni di carcere e a una multa, dopo che il tribunale lo ha ritenuto colpevole di aver diretto e finanziato il gruppo terroristico Majilis Shura Thuwar Bengasi e di aver partecipato al traffico di armi.
L’uomo ha avuto un ruolo di guida all’interno del gruppo e ha messo a disposizione due imbarcazioni per il trasporto di armi, una delle quali intercettata nel contesto dell’operazione Eunavfor Med Sophia nel Mar Mediterraneo con a bordo grandi quantità di armi e munizioni. L’uomo avrebbe commesso i reati in acque internazionali tra maggio e giugno 2017. Condannato in primo grado, in appello l’uomo è stato assolto dall’accusa di aver diretto e finanziato il gruppo terroristico, e la pena è stata ridotta a cinque anni di carcere e a una multa. Il fatto è che in Libia era stato già condannato all’ergastolo per aver commesso operazioni armate.
L’aggressione della Russia e l’aumento del rischio terrorismo in Europa
Ma anche la guerra tra Russia e Ucraina mette in allarme Europol. Dall’inizio dell’aggressione diverse persone, in gran parte di estrema destra, ha viaggiato in Ucraina rispondendo alla mobilitazione fatta dalle autorità di Kiev. Contemporaneamente alcuni media jihadisti hanno chiesto la partecipazione dei suoi adepti alla guerra come mezzo per “allenarsi” alla guerra e trafugare armi. Secondo Europol, però, le reazioni dalla scena jihadista sono state molto meno numerose rispetto a quelle dei simpatizzanti dell’estrema destra.
Piuttosto lo “storytelling” jihadista riguardo alla guerra tra Russia e Ucraina ha puntato a rafforzare il messaggio contro il mondo occidentale. Anche gli estremisti di sinistra hanno mostrato meno reazioni rispetto alla guerra, tuttavia, temi legati alla guerra e ai suoi effetti (come la lotta per le risorse, la vittimizzazione degli innocenti a vantaggio di pochi e i profitti ottenuti dall’industria delle armi) sono diventati parte integrante della propaganda degli estremisti di sinistra.
I dati si riferiscono al: 2020-2022
Fonte: Europol