Privacy

Dati personali, Mosca pronta a sanzioni contro Facebook e Twitter

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L’Authority russa ha dato due mesi di tempo alle piattaforme social per adeguarsi alla normativa sulla privacy: i dati dei cittadini devono essere conservati in server fisicamente ubicati all’interno del territorio nazionale.

Partita ieri da Mosca una causa civile contro due dei più grandi social network al mondo: Facebook e Twitter. Oggetto del procedimento: il mancato rispetto della legge nazionale sul trattamento dei dati personali.

Ad annunciare l’azione amministrativa è stato il Roskomnadzor, Servizio federale per la supervisione nella sfera della connessione e comunicazione di massa, l’organo ufficiale che controlla le comunicazioni, la privacy e le frequenze radio della Federazione russa.

L’accusa è la mancanza di conformità dei due social media alla legge nazionale che impone la conservazione dei dati personali dei cittadini russi in server fisicamente situati all’interno del territorio nazionale. Il Roskomnadzor, che è competente anche nel caso di provvedimenti per l’oscuramento dei siti e delle piattaforme, ha dato una scadenza per adeguarsi alla legge: due mesi.

In una email ufficiale del direttore dell’Autorità russa, Alexander Zharov, secondo quanto riportato dall’agenzia Interfax, ha affermato: “Abbiamo ricevuto una risposta formale da entrambe le aziende, ma senza nessuna precisazione sulle procedure che intendono mette in campo per adeguarsi alla legge e senza nessun riferimento alla tempistica”.

La settimana scorsa, è stata Facebook ad aver rimosso 471 pagine e account utilizzati per attività sospette e riconducibili a Mosca, con l’accusa di impropria attività politica in diversi Paesi nel mondo. In molti casi, infatti, i soggetti coinvolti, come l’agenzia filogovernativa Sputnik o Internet Research Agency con sede a San Pietroburgo, in passato erano già stati accusati di attività di disinformazione e illecita interferenza nel voto locale.

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