C’è il via libera dell’Agenzia per l’Italia digitale alla candidatura del Datacenter Lepida di Ferrara ad essere utilizzato da Polo Strategico Nazione (PSN). L’annuncio è stato dato dall’Agenzia stessa a conclusione del censimento del patrimonio ICT delle Pubbliche Amministrazioni.
Buone notizie, inoltre, anche per i Datacenter Lepida di Ravenna e Parma, che sono stati riconosciuti membri del “Gruppo A”, secondo la classificazione prevista dal Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione 2019-2021.
L’infrastruttura Datacenter
Il Direttore Generale di Lepida e Vicepresidente in Assinter Italia con delega alle “Infrastrutture e Poli Strategici Nazionali”, Gianluca Mazzini, ha dichiarato: “Il percorso di razionalizzazione dei Datacenter parte 7 anni or sono e siamo passati dai sottoscala di molti Soci a pochi luoghi sicuri, presidiati e ridondati”.
“Questa esperienza si confronta a quella delle altre in house cercando di realizzare con Assinter un network reale e disponibile di esperienze e risorse al servizio del paese, per tutti i soggetti pubblici“, ha precisato il Direttore.
I Datacenter Lepida, come spiegato in una nota, sono punti integranti della Rete Lepida, “ne estendono le funzionalità e sono un complemento alla rete in banda ultralarga che Lepida ha realizzato e sta realizzando sul territorio regionale”.
Centri di elaborazione che rispondono alla necessità di “infrastrutture telematiche efficienti, a basso costo, ad alta affidabilità e ad alta disponibilità per fornire servizi a cittadini e imprese da parte della Pubblica Amministrazione”.
Lepida, su mandato dalla Regione Emilia Romagna, ha realizzato i tre Datacenter di Ravenna, Parma e Ferrara a partire dal 2014, con il compito di sviluppare “un portafoglio di soluzioni IT che consentirà la razionalizzazione delle infrastrutture ICT delle PA locali e delle Aziende sanitarie regionali con investimenti complessivi di circa 10 milioni dieuro” e con un modello pubblico privato che valorizzi alcuni spazi confinati di tali datacenter per il territorio.
Caratteristiche
I tre Datacenter, finanziati dalla Regione, vedono per la parte pubblica un impegno di circa 7 Petabyte di storage e 17.000 core di calcolo. Diverse anche le certificazioni ottenute, che sono: ISO 9001, ISO 27001, ISO 27017, ISO 27018.
Ad oggi, sono circa 300 gli enti utilizzatori dei servizi Datacenter di Lepida e questa qualificazione rafforza l’obiettivo di completare il processo di razionalizzazione delle risorse di calcolo e storage del pubblico nel territorio regionale.
Altra caratteristica dei tre Datacenter Lepida è “il modello di sostenibilità in condominio”, messo a punto da Lepida per la Regione Emilia-Romagna, fortemente innovativo.
Questo è “basato su una partnership pubblico-privato (PPP) – è spiegato sul sito web di Lepida – che prevede una quota di finanziamento una-tantum e la compartecipazione pro-quota ai costi d’esercizio da parte di un soggetto economico privato, in cambio della possibilità di utilizzo di uno spazio del Datacenter per le proprie finalità commerciali”.
Presso i Datacenter Lepida, infine, convergono già oggi molti dei centri di elaborazione dati (Ced) di proprietà dei singoli enti locali e delle aziende sanitarie in un’ottica di efficienza in termini di sicurezza, di utilizzo delle risorse economiche e di risparmio energetico.