I data center in Italia: motore della nuova era digitale
L’Italia si sta rapidamente affermando come uno degli attori principali nel panorama europeo dei data center. Secondo l’ultimo Report di Arizton, il mercato italiano dei data center crescerà con un tasso annuo composto (CAGR) del 12,12% tra il 2024 e il 2030, raggiungendo 6,22 miliardi di dollari di investimenti entro la fine del decennio. In termini di dimensioni, si stima un’espansione fino a 71 mila metri quadrati di superficie e una capacità energetica di 206 MW.
Questa crescita esponenziale è trainata da diversi fattori chiave: l’adozione massiva del cloud, l’espansione della connettività 5G, le iniziative governative come il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e la posizione strategica dell’Italia come crocevia tra Europa, Medio Oriente e Africa.
Settori trainanti e investimenti strutturali
L’infrastruttura digitale italiana sta vivendo un’evoluzione senza precedenti, con importanti investimenti da parte di giganti del cloud come AWS, Microsoft e Google, affiancati da operatori come OVHcloud, IBM, Aruba e Sparkle. A questi si aggiungono nuovi player internazionali come CyrusOne e VIRTUS Data Centres, segnale chiaro della crescente domanda di infrastrutture dati.
La domanda di colocation è in forte aumento e oggi l’Italia si contano 67 strutture dedicate, di cui oltre 26 a Milano, centro nevralgico dell’economia digitale. Tra i principali operatori del settore spiccano Aruba, BT Italia, Data4, Eni, Equinix, Irideos, Sparkle, Vitali, AtlasEdge,solo per citare i più importanti.
I settori più coinvolti in questa trasformazione sono il cloud, le telecomunicazioni e il comparto BFSI (Banking, Financial Services, Insurance), che spingono la richiesta di soluzioni di hosting scalabili, sicure e performanti.
Le città chiave e l’innovazione tecnologica
Le città italiane stanno giocando un ruolo cruciale nello sviluppo dei data center. Milano si conferma il polo principale, seguita da Roma, Torino e Trento, tutte impegnate in progetti che puntano su innovazione e sostenibilità. Tra i progetti più rilevanti figurano:
- Il nuovo data center di VIRTUS Data Centres a Milano
- Il primo campus italiano di CyrusOne
- L’hyper cloud data center di Aruba SpA a Roma
La presenza di Free Trade Zones (FTZs) e Special Economic Zones (SEZs) contribuisce ad attrarre investimenti, rendendo l’Italia ancora più appetibile per operatori globali.
Dal punto di vista tecnologico, i nuovi data center puntano sull’efficienza energetica, sull’utilizzo massiccio di fonti energetiche rinnovabili, su sistemi avanzati di raffreddamento e su infrastrutture IT di ultima generazione.
La piena conformità al GDPR garantisce sicurezza e affidabilità nella gestione dei dati, elemento sempre più cruciale nel contesto europeo.
Il futuro: una rete digitale sempre più solida in Italia e in Europa
Con una previsione di 66 strutture esistenti e 16 in fase di sviluppo distribuite in oltre 31 città italiane, l’ecosistema dei data center in Italia è in piena espansione. La nascita dell’Italian Datacenter Association (IDA) nel 2023 rappresenta un ulteriore passo verso una governance strutturata e una visione di lungo periodo per il settore.
Il futuro dei data center in Italia si prospetta solido e in continua crescita, spinto da esigenze digitali sempre più complesse e dalla volontà di raggiungere un maggiore livello di competitività tra i leader europei dell’innovazione tecnologica. I data center rappresentano e rappresenteranno sempre più la spina dorsale dell’infrastruttura chiave della trasformazione tecnologica europea, anche in ottica di consolidamento dell’autonomia e dell’indipendenza digitale.