Un piano strategico volto al cambiamento della città, con risultati ‘misurabili’ e ‘verificabili’, per ridurre sprechi e corruzione, a vantaggio dell’efficienza e della crescita, su queste linee guida Assolombarda ha lanciato il programma dei 50 progetti per ‘Far volare Milano’.
Cinquanta percorsi articolati in quattro capitoli (Imprese al centro; Milano al centro; Expo, la grande occasione; Assolombarda al centro) e volti a produrre risultati ed effetti concreti, a elaborare indicatori dell’economia e della società reali. Aree di lavoro ricche di opportunità e ulteriori segmenti di mercato da sviluppare che vanno intese come una piattaforma aperta, un incubatore di idee e soluzioni, che chiama a reti e ad alleanze, per costruire network che da Milano si estendano al Paese.
Milano Città metropolitana deve proporsi come hub dell’innovazione, della conoscenza e della ricerca. Nel programma dei 50 progetti per ‘Far volare Milano’ c’è la ‘Startup Town’, l’Open Innovation, il Green Economy network, la piattaforma Life Sciences, la mobilità sostenibile, pulita e alternativa (auto elettriche, car sharing, bike sharing, car pooling, aree pedonali per muoversi liberamente a piedi), la Digital Town, il mercato dei servizi e delle applicazioni in ambito urbano di nuova generazione e tanto altro ancora.
Un insieme di indicatori efficaci messi a disposizione delle Istituzioni milanesi, lombarde e dell’Italia intera. Università e ricerca, startup, innovazione tecnologica e di sistema, nuovi canali per gli investimenti stranieri, partnership pubblico-private, open innovation, green economy, qualità della vita, efficienza energetica, lotta all’inquinamento, ricorso a fonti energetiche rinnovabili, sono solo alcune delle aree di lavoro individuate dal documento di Assolombarda come strategiche per la città ed il sistema Paese.
Per cogliere a pieno tutte le opportunità di crescita e sviluppo insite nella grande Esposizione Universale del 2015 e nella smart city serve un percorso virtuoso, dove Istituzioni centrali e locali, enti pubblici, centri di ricerca, università, aziende e mondo delle associazioni, collaborino e partecipino tutte insieme al cambiamento.