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Dall’elettricità all’acqua: come ridurre i consumi domestici

Tagliare le bollette domestiche si può optando per caldaie a condensazione, pompe di calore, rubinetti digitali e impianti solari. E’ sicuramente necessario, però, un investimento iniziale che si ripaga nel giro di qualche anno. Tutte le soluzioni che offre il mercato saranno presentate alla fiera di Milano dal 15 al 18 marzo in occasione della Mostra Convegno Expocomfort, una carrellata di prodotti per ridurre i consumi e aumentare la sostenibilità ambientale.

Sostituire la caldaia tradizionale con una a condensazione, per esempio, permette di ottenere un rendimento maggiore recuperando il calore latente dei gas di scarico. Considerando un’abitazione tipo, l’investimento iniziale può variare tra i 1.500 e i 3.500 euro che saranno ammortizzati in 6 o 7 anni.

Per raffrescare la casa, invece, si può optare per una pompa di calore, apparecchiatura che soddisfa il fabbisogno di climatizzazione sia invernale che estivo. Trasforma il calore presente nell’ambiente in energia termica per riscaldamento e acqua calda sanitaria, o per il raffreddamento (pompe di calore reversibili, o inverter). L’investimento varia dai 6.000 agli 8.000 euro e si ripaga in 2-3 anni.

Tra le soluzioni per ridurre il consumo idrico domestico c’è la rubinetteria digitale: dispositivi in grado di programmare erogazione, portata, miscelazione e temperatura dell’acqua in base alle esigenze aumentando l’efficienza. Si può ridurre il consumo idrico domestico del 10% anche sostituendo lo sciacquone con un modello dotato di doppio tasto, con cui si risparmiano 26.000 litri di acqua all’anno.

Per quanto riguarda le energie rinnovabili, gli impianti solari termici, che sfruttano l’energia del sole per produrre acqua calda per uso sanitario, hanno mediamente un tempo di payback di un anno e mezzo-due anni. Il costo dell’impianto dipende dal tipo di collettore installato. Un impianto di 4 mq, ideale per una famiglia di 3 persone, permette di evitare l’emissione di oltre 1.500 kg di CO2 all’anno e riesce a coprire circa il 70% del fabbisogno medio di acqua. Un impianto solare fotovoltaico, invece, prevede un investimento minimo di 6.000 euro, che può salire fino a 18.000 euro per impianti con moduli a film sottile. L’investimento si ripaga in circa 6 anni.

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