Nate nel 2017 in seno all’Agenda digitale dell’Emilia Romagna (AdER), le diverse Comunità tematiche attive sul territorio regionale operano tutte alla riforma della Pubblica Amministrazione (PA) locale e dei suoi servizi alla luce della velocità con cui la trasformazione digitale si sta affermando.
Partecipazione attiva delle persone nei processi della trasformazione digitale sui territori della regione, presenza delle PA locali nei lavori, trasformazione digitale da realizzare a misura di cittadino, impresa e territorio, sono alcune tra le principali linee guida che le Comunità tematiche o ComTem devono seguire nel raggiungimento dei propri obiettivi.
Nell’incontro di dicembre dei coordinatori delle Comunità, il Coordinatore AdER, Dimitri Tartari, ha evidenziato come le ComTem siano “luogo di produzione di idee, di fatti, di impegno e partecipazione attiva delle persone alla co-progettazione che innerva il tessuto dei nostri Enti. Peculiarità riconosciuta alla nostra regione è quella del ‘fare insieme’, del mettere a fattor comune competenze e soluzioni”.
Le Comunità
Ad oggi, sono 2.944 le presenze registrate agli incontri ComTem e ai workshop aperti, alle quali si aggiunge l’attività dei gruppi di lavoro attivi sulle 36 azioni del Piano di Attività annuale. Oltre 90 persone hanno partecipato ai tavoli tematici proponendo, in occasione dell’ultima edizione del Festival After Futuri Digitali, 6 linee di indirizzo per la programmazione del prossimo triennio.
Fanno parte delle ComTem 27 organizzazioni, tra cui l’Anci dell’Emilia Romagna, Aziende USL, azienda ospedaliero-universitarie, Lepida ScpA, diversi Uffici regionali della Regione, Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale, tutte le Province e la Città Metropolitana di Bologna, 38 Comuni e 30 Unioni di Comuni, in rappresentanza di 202 Comuni.
Attraverso la partecipazione degli enti territoriali (quindi Comuni e Unioni di Comuni), attualmente è rappresentato nelle Comunità l’89,6% della popolazione dell’Emilia-Romagna.
In un articolo Lepida dedicato al tema delle Comunità tematiche in Emilia Romagna, è spiegato che “se lo sviluppo delle Agende Digitali locali, la co-creazione e misurazione delle smart city, gli strumenti per il coinvolgimento dei cittadini e la diffusione della cultura digitale sono le attività cardine della ComTem Agenda Digitale, per i servizi online restano trainanti lo sviluppo di modelli integrati basati sulla diffusione dell’identità digitale e delle piattaforme nazionali di accesso, e lo sviluppo dell’Accesso Unitario Imprese (ComTem Servizi Online Cittadini e Imprese)”.
Agenda delle attività
Di seguito, in sintesi, le azioni svolte nel corso del 2019 da parte del Sistema delle ComTem e su cui l’agenda del prossimo triennio potrà contare per sviluppare progettualità.
Il primo Tavolo permanente CnER (Community network dell’Emilia-Romagna) ha annunciato la costruzione dell’accordo attuativo regionale per i Responsabili per la transizione digitale (Rtd) che raccoglie la progettualità delle ComTem “Competenze e integrazioni digitali”.
Al supporto dei Responsabili sono inoltre dedicate iniziative verticali e di formazione sulla gestione documentale, grazie all’elaborazione di Linee Guida della Comunità “Documenti digitali”. Se grazie all’attività della ComTem “Accesso alle reti e territori intelligenti” sarà possibile sviluppare modelli efficaci per un servizio EmiliaRomagnaWiFi sempre più pervasivo, la ComTem “Comunicazione digitale” avanza nell’elaborazione di modelli per la comunicazione in emergenza.
La Comunità “Servizi centralizzati e cloud” continua a fare rete, con attenzione agli enti di minori dimensioni, su strumenti e modelli per la migrazione nei datacenter regionali e gli adempimenti GDPR. Sulla messa a valore dei dati della PA opera la ComTem “Banca regionale del dato”, conformemente alle linee di sviluppo della progettualità regionale.
Infine, per la Comunità “Welfare digitale”, dopo il questionario sullo stato dell’arte territoriale sui servizi online di welfare disponibili, è stata pubblicata dal Comune di Bologna un’innovativa APP “Bologna Welfare” quale primo modello di interfaccia unica per l’accesso ai servizi di welfare digitale.