È stata presentata lo scorso luglio a Pisa una bozza del Manifesto per un’Agenda Digitale, definita dall’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) “concreta e sostenibile”. Il documento, illustrato dal sindaco di Pisa Marco Filippeschi, attuale delegato Anci all’Innovazione, sintetizza alcuni punti chiave che secondo i Comuni italiani sono centrali per la realizzazione piena dell’Agenda Digitale nel nostro Paese.
Attualmente più del 70% della popolazione italiana vive in città e quando si parla di Agenda Digitale si parla inevitabilmente anche di centri urbani,de i loro cittadini, delle economie dei territori, delle infrastrutture, delle amministrazioni pubbliche.
Come suggerisce il Manifesto, “la vera sfida lanciata dall’Agenda Digitale Italiana consiste nell’usare le tecnologie digitali e i dati come strumento di sviluppo e, con essi, rispondere ai bisogni emergenti della società”, riformando radicalmente la Pubblica Amministrazione, “rendendola più leggera, meno dispendiosa e più veloce”, adeguando l’offerta di servizi alle nuove frontiere digitali, “orientandola a misurare l’efficacia della propria azione, per strategie, obiettivi e relazioni con l’utenza”.
Tra le priorità indicate nel documento dell’Anci, troviamo la necessità di abbattere le barriere digitali, completando la copertura in banda larga su tutto il territorio nazionale, a partire dal wi-fi libero negli spazi e gli edifici pubblici, la diffusione della cultura digitale per l’acquisizione delle competenze digitali da parte dei cittadini, la semplificazione e l’apertura della PA e dei suoi servizi, l’individuazione un set minimo di servizi pubblici digitali “universali”, pari opportunità di accesso e massima inclusione sociale, favorire l’uso della geolocalizzazione e dei dati geospaziali e molto altro.
Di particolare interesse, per il paradigma smart cities & smart communities, è il punto n. 10: definire indirizzi di sviluppo locale intelligenti, orientati alla persona, mediante pianificazioni di medio-lungo periodo che considerino la città e la comunità come sistema unico, basati su analisi integrate di contesto, integrazione e interoperabilità delle basi dati in ottica di “sistema operativo della città”.
A quest’ultimo punto va aggiunto il n. 12, dove si suggerisce di “utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per realizzare un ambiente migliore di vita per i cittadini e i turisti”, investendo in settori come:
i sistemi di trasporto accessibili ed ecologicamente sostenibili;
l’offerta e la fruizione dei beni culturali, storici, artistici e paesaggistici del territorio;
il settore sociale e dei servizi sanitari, per una maggiore efficacia dei servizi di cura e rafforzamento del rapporto personale medico – paziente.
Un’operazione di natura pubblica, aperta ai cittadini, alle associazioni, agli imprenditori, alle forze vive del territorio nazionale, a cui è stato possibile inviare contributi personali, in termini di osservazioni e proposte, fino al 15 settembre.
Bozza del Manifesto Anci per un’Agenda Digitale concreta e sostenibile