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Dal CES di Las Vegas arriva OMI, l’AI che legge il pensiero

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La tecnologia dietro Omi si basa su piccoli elettrodi che, a contatto con la tempia, rilevano segnali legati all’intenzione dell’utente di interagire con l’AI.

Una startup americana ha presentato al Consumer Electronic Show 2025 (CES) di Las Vegas, un innovativo dispositivo chiamato “Omi“. All’apparenza un semplice ciondolo, questo gadget grande quanto una caramella potrebbe segnare una nuova tendenza nell’adozione dell’intelligenza artificiale da parte dei consumatori. Secondo Nik Shevchenko, fondatore di Based Hardware, entro due anni Omi sarà in grado di “leggere teoricamente i pensieri di chi lo indossa”.

Venduto a 89 dollari e disponibile a partire da maggio sul sito del produttore, Omi è pensato per ampliare il pubblico degli accessori tecnologici e promuovere la comprensione del potenziale dell’IA. Può essere indossato al collo tramite una catenina o fissato alla tempia con un nastro medicale. Il dispositivo cattura sussurri e comandi vocali per eseguire operazioni basilari, come sintetizzare discorsi o segnalare notifiche dallo smartphone collegato. Tuttavia, per evitare che i continui avvisi diventino invadenti, è possibile personalizzare il tipo di notifiche e stabilire fasce orarie di attività.

La tecnologia dietro Omi si basa su piccoli elettrodi che, a contatto con la tempia, rilevano segnali legati all’intenzione dell’utente di interagire con l’IA. Questo approccio consente, secondo la startup, di avvicinarsi alla lettura dei pensieri senza compromettere la privacy, attivando il dispositivo solo in situazioni specifiche.

Based Hardware ha definito Omi una “brain interface” e ha reso il codice di sviluppo open source, aprendo la strada a sviluppatori che potranno creare applicazioni personalizzate per sfruttare le sue potenzialità. L’obiettivo è andare oltre le funzioni attuali, abilitando nuovi usi per questa innovativa tecnologia.

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