Nuovo progetto Esa-Vaisat per lo sviluppo di soluzioni Direct-to-Device
I servizi D2D (Direct-to-Device) offrono oggi una connessione satellitare diretta per i nostri smartphone e per tutti i dispositivi dell’Internet of Things, garantendo un segnale affidabile e sicuro per un gran numero di servizi di comunicazione oggi integrati nell’industria automotive, aerospaziale e militare.
L’Agenzia spaziale europea (Esa) e Viasat hanno annunciato una nuova collaborazione per lo sviluppo di un progetto avanzato D2D teso a potenziare le comunicazioni satellitari, che devono diventare una risorsa accessibile per aziende, industrie e Governi.
“Sviluppando tecnologie Direct-to-Device, vogliamo aiutare l’Europa a guadagnare quote in un mercato altamente competitivo”, ha spiegato Josef Aschbacher, Direttore generale dell’Esa, “asprendo la strada ai nostri Stati membri per avere accesso a soluzioni di connettività autonome e resilienti”.
“Siamo pienamente impegnati nello sviluppo di capacità spaziali D2D basate su 3GPP e altri standard aperti compatibili, combinando le risorse GEO esistenti con una nuova costellazione satellitare LEO, che possa soddisfare le esigenze degli utenti in Europa e nel mondo“, ha affermato Mark Dankberg, Presidente e CEO di Viasat.
Comunicazioni D2D fondamentali in situazioni di crisi ed emergenza
Come parte dell’iniziativa “Direct-to-Device” dell’Agenzia europea, il progetto di partnership punta a fornire una connettività senza soluzione di continuità, in particolare utilizzando i satelliti per inviare messaggi SMS in situazioni di crisi ed emergenza (da quella meteorologica a scenari di catastrofi naturali o di guerra). Il tutto senza richiedere torri cellulari o infrastrutture di terra.
L’Esa sta lavorando con i suoi partner per federare le comunicazioni satellitari europee e canadesi e gli stakeholder terrestri attraverso attività di dimostrazione e convalida a terra e in orbita. Ciò al fine di supportare lo sviluppo di tecnologie innovative per soluzioni basate su standard interoperabili e aperti, nonché per garantire l’uso sostenibile dell’orbita terrestre.
Un’alternativa a Starlink?
Un progetto che potrebbe portare l’Europa sulla buona strada per sviluppare una soluzione D2D alternativa all’offerta di servizi Direct-to-Cell di Startlink.
La costellazione di satelliti di SpaceX, azienda di Elon Musk, non solo offre internet ad alta velocità via satellite, ma anche soluzioni D2D per smartphone e altri dispositivi.
D2D opportunità per colmare il digital divide
La banda larga satellitare, nota anche come internet-by-satellite, è una connessione Internet bidirezionale ad alta velocità realizzata tipicamente tramite satelliti di comunicazione geostazionari (GEO, orbita geostazionaria), orbita terrestre media (MEO) o orbita terrestre bassa (LEO) invece di un telefono fisso o altri mezzi terrestri.
Il mercato D2D alimentato via satellite sta emergendo come una delle nuove tendenze per il settore delle telecomunicazioni. In base a questo nuovo modello, un operatore satellitare collaborerebbe con un operatore mobile terrestre per fornire servizi di connettività direttamente a un dispositivo mobile in aree in cui il vettore terrestre non ha copertura.
La convergenza delle reti terrestri e non terrestri è certamente un’opportunità per colmare il divario digitale, ma deve affrontare numerose sfide tecnologiche e normative, ad esempio inerenti alla definizione di norme, all’accesso allo spettro e alla concessione di licenze.
Grandi aspettative dalla futura costellazione IRIS2
L’Europa sta cercando di accelerare lo sviluppo di nuovi progetti in questo campo, soprattutto per recuperare un evidente gap con Stati Uniti e Cina.
Uno di questi è certamente il progetto IRIS2 (Infrastruttura per la resilienza, l’interconnettività e la sicurezza via satellite), costellazione multi-orbitale che combinerà i benefici offerti dai satelliti Low Earth (LEO), Geostationary (GEO) e Medium Earth Orbit (MEO), destinata a fornire servizi di comunicazione sicuri all’Unione europea e ai suoi Stati membri, nonché connettività a banda larga per i cittadini europei, le imprese private e le autorità governative.
IRIS2 aggiungerà tecnologie all’avanguardia tramite un nuovo satellite entro la fine del decennio.