Dopo una revisione attenta durate settimane in cui sono state impegnate la Casa Bianca, il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale, l’Amministrazione dei Servizi Generali e altre agenzie arriva la decisione ufficiale da parte della GSA.
L’amministrazione generale dei servizi ha annunciato di aver rimosso l’azienda russa Kaspersky dall’elenco dei fornitori approvati, che le agenzie governative possono utilizzare per acquistare materiale tecnologico.
I prodotti Kaspersky sono ampiamente utilizzati in tutti gli Stati Uniti e i funzionari temono che i russi possano sfruttare il software di Kaspersky e avere accesso a dati sensibili di utenti e infrastrutture critiche.
Kaspersky è accusata inoltre di aver avuto una stretta relazione con il Servizio Federale di Sicurezza della Russia, o FSB, una delle due agenzie di intelligence che hanno partecipato ai cyberattacchi elettorali del 2016.
“Le priorità del GSA sono garantire l’integrità e la sicurezza dei sistemi e delle reti statali degli Stati Uniti e valutare i prodotti e i servizi disponibili sui nostri contratti utilizzando processi di gestione dei rischi della supply chain“, ha dichiarato a Politico un portavoce del GSA.
La Russia è sempre più controllata da parte del governo americano a seguito di una serie di cyberattacchi di alto profilo avvenuti negli ultimi anni. Oltre a essere accusata di interferire con le elezioni statunitensi, la Russia secondo i funzionari governativi americani è anche ritenuta colpevole del recente cyberattacco “Petya” del mese scorso, che ha paralizzato paesi e società in tutto il mondo.
La società, che ha una storia di 20 anni nell’industria della sicurezza IT respinge tutte le accuse, e ritiene che sia assolutamente inaccettabile che l’azienda sia accusata ingiustamente senza prove evidenti.
Eugene Kaspersky, fondatore dell’azienda sottolinea che la società denuncia di essere vittima della lotta geopolitica tra Russia e Usa, ed è pronta a collaborare e a rispondere alle richieste delle autorità americane.