Centralità delle infrastrutture critiche
Le infrastrutture critiche rappresentano ormai un ambito di risorse di valore altamente strategico per ogni Paese.
Partendo da quelle principali, possiamo considerare tali gli impianti e le reti energetiche; i sistemi di comunicazione, la tecnologia dell’informazione e le reti informatiche; la finanza; il sistema sanitario; l’approvvigionamento alimentare e idrico; i trasporti; la produzione, lo stoccaggio e il trasporto di sostanze pericolose; l’amministrazione pubblica soprattutto nell’erogazione dei servizi pubblici essenziali.
Un insieme di asset fondamentali che se danneggiati o messi fuori uso causerebbero gravi ripercussioni sul funzionamento della nostra società, tra cui la catena di approvvigionamenti, la salute, la sicurezza e il benessere economico o sociale dello Stato e della popolazione.
L’elenco delle infrastrutture critiche secondo il ministero dell’Interno
Il progetto europeo “Precinct” e il Living Lab italiano
Per questo è prioritario garantire in maniera continuativa e permanente la sicurezza e l’integrità di tali infrastrutture critiche e in Europa c’è il progetto Precinct (acronimo inglese per “Preparedness and Resilience Enforcement for Critical INfrastructure Cascading Cyberphysical Threats”) avviato lo scorso mese e finanziato dal programma Horizon 2020.
L’obiettivo di PRECINCT, come spiegato nel sito ufficiale, è quello di mettere a sistema e connettere le parti che compongono le infrastrutture critiche (pubbliche e private) di una specifica area geografica, e quindi fornire sicurezza informatica e fisica (“cyber-fisica”) con un comune approccio, che possa garantire protezione al territorio, ai cittadini e alle infrastrutture.
Un progetto con al centro diverse tecnologie, tra cui intelligenza artificiale, machine learning, serious games, capacity building e digital twins, con l’obiettivo di proporsi come modello e ad essere replicato in modo efficiente per un’Unione europea più sicura.
Un’iniziativa internazionale coordinata da Inlecom Irlanda, che avrà il compito di dimostrare il concetto di PRECINCT Smart Resilient in 4 Living Labs in Grecia, Belgio, Slovenia e Italia.
Il Living Lab italiano sarà realizzato a Bologna con il coinvolgimento di Lepida, Aeroporto di Bologna, Fondazione ITL, Engineering, FSTechnologie e Ferrovie dello Stato.
“Lepida qui approccia i temi di sicurezza da attacchi phidigital uscendo dal perimetro della singola organizzazione, con scenari di gestione del rischio basati sulla conoscenza delle interrelazioni tra diverse infrastrutture critiche, la simulazione degli effetti a cascata e la elaborazione di possibili risposte coordinate ad eventi avversi. Questi temi sono di fortissima attualità”, ha detto a Key4biz Gianluca Mazzini, Direttore Generale di Lepida.
Il modello “Digital Twins”
Per anticipare minacce alla sicurezza fisica e informatica, rilevare anomalie ed incentivare risposte coordinate tra le infrastrutture critiche in situazioni di emergenza, il presupposto è che le organizzazioni sviluppino conoscenze approfondite sulle risorse tecnologiche aziendali e sui propri sistemi di tecnologie operative.
Come riportato da Lepida, prioritaria è l’acquisizione della visibilità in tempo reale sulle risorse IT (Information Technology) e OT (Operations Technology) delle reti, implementando un sistema di Digital Twin che attraverso azioni di monitoraggio, simulazione e valutazione dei diversi scenari, consenta di mitigare l’impatto di un attacco e sia di supporto alle decisioni nelle fasi di crisi.
Il Digital Twin, o gemello digitale, è la riproduzione digitale di un qualunque asset, sia esso un prodotto, un processo, un servizio o un sistema, si legge in una scheda riassuntiva di Engineering.
L’interconnessione tra mondi fisici e virtuali consente il monitoraggio costante di entrambi i sistemi e permette di prevenire le criticità, sviluppare nuove opportunità e investigare il futuro attraverso simulazioni.
Il gemello digitale offre quindi un ambiente affidabile e privo di rischi, soprattutto per ricercare e valutare gli scenari operativi ottimali.