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Cybersecurity per la Pa, Consip attiva il nuovo contratto da 468 milioni di euro

Consip ha attivato un nuovo contratto da 468 milioni di euro per i Servizi di sicurezza da remoto, che amplia l’offerta nel settore ICT e in particolare nei servizi di cybersecurity.

L’offerta Consip dei servizi di cybersecurity alla Pubblica amministrazione italiana si arricchisce con un nuovo “contratto pronto all’uso” per servizi di sicurezza, in coerenza con le indicazioni del Piano Triennale dell’informatica nella Pa, anche per la realizzazione dei progetti PNRR, che afferiscono principalmente ma non solo alla Missione 1 (Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura) – Componente 1 (Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella Pa).

Dopo il Lotto 2 “Sevizi di compliance e controllo”, è stato attivato il Lotto 1 dell’Accordo quadro “Servizi di sicurezza da remoto” – con un valore totale di 468 milioni di euro – che mette a disposizione un insieme articolato di servizi di sicurezza erogati “da remoto” (presso il fornitore) per la protezione di infrastrutture, applicazioni e dati.

L’Accordo quadro è della modalità “multifornitore” a condizioni tutte fissate dai seguenti aggiudicatari:

Questi i servizi messi a disposizione:

Cristiano Cannarsa, ad Consip: “La cybersecurity tema centrale per la PA”

Il nuovo contratto va ad affiancarsi al Lotto 2 “Servizi di compliance e controllo” e a quello già attivo da marzo inerente i servizi di sicurezza “on premise” (cioè presso il cliente), per la protezione dei dati e delle applicazioni in uso alle PA, attraverso i quali le amministrazioni possono acquisire prodotti per la gestione degli eventi di sicurezza e degli accessi, per la protezione dei canali email, web e dati.

Cristiano Cannarsa, ad Consip, aveva commentato: “La gara per prodotti e servizi nell’ambito della cybersecurity, un tema molto importante sul quale il governo con la creazione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale guidata da Roberto Baldoni, ha voluto dare particolare risalto alla sicurezza in ambito digitale in quanto aumentando il numero di servizi messi a disposizione di cittadini e imprese aumenta l’esposizione al rischio che servizi e infrastrutture possano essere oggetto di attacchi hacker. Abbiamo notevolmente aumentato il gradimento degli strumenti e dei contratti di Consip da parte delle Pubblica amministrazione” spiega Cannarsa “tanto che abbiamo focalizzato quattro elementi nel riposizionare Consip nell’ambito della Pa: è più utilizzata, è più efficiente perché abbiamo più che raddoppiato il valore delle gare aggiudicate (nel 2021 un valore di 11 mld euro mentre nel 2016 il valore è stato di 5,5 mld) aumentando tutti i parametri di efficienza produttiva ovvero di gare e volumi aggiudicati pro capite per i nostri dipendenti: oggi abbiamo meno dipendenti, nel 2016 erano 439 e oggi siamo 422″.

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