Sicurezza

Cybersecurity, ospedali londinesi nel mirino dei criminali informatici. Interventi annullati e pazienti trasferiti

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I sistemi informatici di importanti nosocomi della capitale britannica sono stati presi di mira dai cybercriminali, con gravi ripercussioni su pazienti e operatori sanitari. Un attacco ransomware aveva colpito, a gennaio, i servizi e la sicurezza della British Library.

A causa di un cyberattacco ransomware, i principali ospedali londinesi sono stati indotti a cancellare – rimandandoli – alcuni interventi chirurgici. L’attacco informatico contro il fornitore di servizi strategici Synnovis (società che si occupa di analisi di laboratorio) ha impattato, tra gli altri, sul King’s College Hospital NHS (in una nota pubblicata online circoscrive l’accaduto) e sul Guy’s and St Thomas NHS Foundation Trust (attraverso un comunicato rende noto quanto è avvenuto). “Posso confermare che il nostro partner ha subìto un grave cyberattacco, che è ancora in corso”, il commento laconico di Ian Abbs, Ceo di “Guy’s e St Thomas”. I responsabili – scrive la Bbc – non sono stati al momento individuati.

Impatto sulla fornitura dei servizi ospedalieri

In tema di cybersecurity, l’attacco informatico agli ospedali londinesi ha avuto un “rilevante impatto” sulla fornitura dei servizi erogati, soprattutto per quanto riguarda le trasfusioni di sangue. Alcune attività sono state riprogrammate. E, il condizionale è d’obbligo, potrebbero occorrere settimane per accedere ai risultati delle analisi di laboratorio affidate a Synnovis. Impatto notevole anche sui referti degli esami clinici.

Entrando più nel dettaglio, il portale Health Service Journal (HSJ) riferisce che il sistema informatico è stato vittima di un attacco ransomware. La stessa tipologia malevola che, nei mesi scorsi, aveva colpito la British Library provocando danni per 8 milioni di euro. In quel caso i computer sono andati in tilt dopo il cyberattacco condotto dal gruppo Rhysida – tra i responsabili anche di una serie di campagne malevole contro istituzioni governative in Portogallo, Cile e Kuwait nonché di operazioni di Ransomware-as-a-service (RaaS) – che ha “infettato” i sistemi dell’enorme biblioteca della capitale britannica.

Sanità sotto scacco dei criminali informatici

Restando in Italia, tra i casi recenti c’è l’attacco ransomware ai sistemi sanitari della Basilicata, che ha causato la pubblicazione sul dark web di una serie di dati personali. Sul tema, a febbraio, l’Aoui di Verona ha inviato un sms agli utenti colpiti dal cyberattacco del 22 ottobre 2023.

E ancora, il cyberattacco a Synlab Italia, compiuto dal ransomware Black Basta, che ha esfiltrato 1,5 terabyte di dati sensibili. Nell’occasione sono stati colpiti i sistemi informatici del network nazionale impegnato nella diagnostica medica, e che – come nel caso di Londra – si è dovuto confrontare con le impattanti interruzioni di alcuni suoi servizi (dai prelievi alle visite al ritiro dei referti degli esami di laboratorio).

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