La vittoria del nuovo presidente degli Stati Uniti potrebbe essere falsata, ma non dai tradizionali brogli ai seggi elettorali, ma da un grande attacco informatico, che potrebbe influenzare, decisamente, il risultato finale.
L’annuncio choc è stato dato su Twitter da Adam D’Angelo, ex capo del dipartimento di tecnologia di Facebook e ora CEO di Quora. “Ci sono buone probabilità di un grande attacco l’8 novembre. In molti hanno la capacità e l’interesse per farlo. E quest’attacco informatico potrebbe da solo influenzare l’elezione”.
Good chance of major internet attack Nov 8th. Many groups have the ability and incentive. Maps outage alone could easily skew the election.
— Adam D’Angelo (@adamdangelo) 30 ottobre 2016
Poi D’Angelo ha aggiunto: “Gli attacchi di venerdì 21 ottobre, che hanno paralizzato diversi siti tra i più popolari, da Twitter a eBay, dal New York Times, al Financial Times, Spotify, PayPal, Amazon, ne sono la dimostrazione.”
Il messaggio non è stata considerata una boutade, anzi ha ricevuto subito tante ri-tweet e tante risposte, tra queste quella di Dustin Moskovitz, il co-fondatore di Facebook, che ha donato milioni di dollari alla campagna presidenziale di Hillary Clinton: “Cosa possiamo fare?”, ha scritto.
La strategia di D’Angelo è basata sul voto tradizionale: “Si dovrebbe fare in modo che tutti possano votare anche senza internet il giorno delle elezioni. L’ombra di un possibile attacco informatico dovrebbe essere comunicato agli elettori dai media. Dietro potrebbero esserci gli hacker del Cremlino”.
Immediata è stata anche la dichiarazione dell’Intelligence USA: “È estremamente difficile per qualsiasi hacker modificare i conteggi elettorali o il risultato finale”.
Tuttavia si è scoperto che, recentemente, gli hacker hanno preso di mira i sistemi di votazione degli elettori in almeno 20 Stati per testare la vulnerabilità del sistema informatico utilizzato per il voto online. Nell’Illinois è stato accertato un attacco cibernetico a circa 90mila voti.
Infine, ecco qual è il piano B proposto da David Byttow, ex ingegnere di Google: “Gli elettori il giorno dell’elezione dovranno prestare molta attenzione mentre esprimeranno il voto attraverso la postazione elettronica: dovranno avere sempre la testa sul dispositivo per notare possibili manomissioni al sistema. Il consiglio è fare delle foto con il cellulare al display per vedere, in un secondo momento, se il voto espresso è stato acquisito regolarmente e non modificato da un eventuale attacco informatico”.