La Difesa tedesca è stata bersaglio di 284 mila attacchi informatici solo nei primi tre mesi del 2017. Dal 5 aprile è entrata in azione la “Cyber defence unite”, l’unità di cyber difesa nazionale che è stata inaugurata alla presenza del Ministro della Difesa della Germania, Ursula von der Leyen..
Un team di 13.500 effettivi su tutto il territorio della Germania e guidato da un cyber generale: Ludwig Leinhos. Una legione di esperti di IT security composta da un numero di elementi molto elevato, ma con responsabilità e capacità operativa ancora da definirsi nel dettaglio.
Come riportato da un articolo di Euractive, il legislatore tedesco ha ideato un corpo di cyber marines in grado di fronteggiare l’ardua sfida della cybersecurity a livello globale e nello specifico si ritiene che sia la Russia la fonte principale degli attacchi degli ultimi mesi.
“Un’unità di difesa cibernetica fondamentale per la sicurezza delle infrastrutture critiche e strategiche del Paese”, ha dichiarato Philipp Saldern, presidente del Cyber Security Council della Germania.
Un primo passo verso la costituzione di una specie di corpo di armata unico per la cyberdifesa dell’Unione europea, fermo restando che le difficoltà sono sempre le stesse, a partire dalle profonde differenze che al momento caratterizzano le infrastrutture di cyber difesa e i quadri regolatori dei partner Ue.
Un discorso in parte valido anche per la Germania che, se da un lato ha dato prova con questa iniziativa di mostrarsi più attiva sul terreno della sicurezza informatica strategica, dall’altro mostra uno scambio di informazioni tra Länder e amministrazioni locali ancora troppo macchinoso e pieno di ostacoli burocratici.
La nuova Cyber defence unit, a scapito del nome, potrà anche portare attacchi e contrattacchi, ma su questo punto il regolatore non ha ancora sciolto le riserve del caso. “L’unità dovrebbe essere sempre autorizzata dal Parlamento per operare in termini offensivi”, ha dichiarato Konstantin von Notz del Partito dei Verdi, lamentando scarsa trasparenza da parte del Governo sulla faccenda.
Un altro problema è che nonostante il già alto numero di operativi, l’Unità avrà bisogno per l’anno in corso di altri 1000 ‘soldati’ e 800 amministrativi.