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Cybersecurity, i 5 malware più diffusi in Italia (il primo viaggia su Chrome)

Il virus malevolo più diffuso in Italia colpisce specialmente siti famosi per la visione di film online. Si chiama Submelius ed è veicolato principalmente attraverso Google Chrome, uno dei browser più utilizzati al mondo. Il suo picco di infezioni è stato registrato da Eset (azienda di antivirus) che ha individuato i 5 malware più comuni il mese scorso nel nostro Paese. Ecco quali sono.

Al primo posto: Submelius

Eset ha rilevato un nuovo picco di infezioni causate da Submelius, che a luglio ha minacciato il 31,97% degli utenti italiani, posizionandosi al vertice della top 5 dei malware più diffusi in Italia a luglio 2017. L’utente visualizza sul browser Google Chrome le classiche finestre con l’annuncio “è stato rilevato un virus” o “guadagna soldi lavorando da casa“. In questo caso però il browser non reindirizza ad un’altra pagina con un annuncio pubblicitario ma ad un sito Web che chiede a sua volta di passare ad un altro indirizzo, finché l’utente non clicca su “Accetta”, indirizzando così il browser verso il download di un’estensione dallo store di Google Chrome.

I ricercatori di ESET ricordano che, se l’utente è stato colpito da Submelius e ha installato una delle estensioni dannose di Chrome sul browser, dovrà rimuoverla il più presto possibile digitando “chrome: // extensions” nella barra del browser ed eliminando le estensioni sospette. È inoltre necessario analizzare il computer o il dispositivo infetto utilizzando una soluzione di sicurezza affidabile, per escludere la possibilità di scaricare qualsiasi altro tipo di minaccia.

Al secondo posto: un ransomware

Con il 6% di prevalenza si attesta al secondo posto nella classifica delle minacce di luglio 2017 in Italia ScriptAttachment, un temibile JavaScript distribuito come allegato email che, una volta aperto, scarica e installa differenti varianti di malware, la maggior parte dei quali costituiti da cripto-ransomware, come il recente Wannacry che prende in ostaggio i PC per poi richiedere un riscatto.

Al terzo posto: un trojan

Al terzo posto della classifica Win32/TrojanDownloader.Nemucod, un trojan che reindirizza il browser a uno specifico URL contenente un ransomware. Il codice del malware viene di solito inserito all’interno di pagine HTML. L’Italia rimane a livello globale il paese più colpito da questo malware, seguito dall’Australia (4%), dal Canada (2,81%) e dal Regno Unito (2,58%).

Al quarto posto: il virus più diffuso in Francia

Con il 2,94% delle infezioni al quarto posto della classifica si posiziona HTML/FakeAlert, un trojan che visualizza finte finestre di dialogo all’interno del browser Internet con avvertenze sulle possibili minacce rilevate sul computer compromesso, che devono essere rimosse. Questo malware nel mese di luglio ha preso di mira in particolare gli utenti francesi, registrando Oltralpe il picco del 45,25% delle rilevazioni.

Al quinto posto: un adware

Fanalino di coda nella top 5 di luglio 2017 JS/Adware.AztecMedia, un adware di solito inserito all’interno di pagine HTML e progettato per importunare l’utente con finestre di pubblicità non desiderata. In Europa ha colpito in particolare la Serbia (40,48%), mentre a livello mondiale il picco di infezione si è registrato in Perù (40,88%).

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