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CyberSec2025. Amati (Almaviva): “La prima sfida è rendere sicure le strutture critiche del Paese”

Parlando di tecnologie emergenti, quindi di AI generativa, blockchain, quantum computing, Antonio Amati, Deputy CEO Divisione IT di Almaviva, è intervenuto alla quarta edizione del CyberSec205. AI, Crittografia Post-Quantum, Spionaggio e Geopolitica: il nuovo mondo della Cybersecurity, Conferenza internazionale promossa e organizzata dal giornale Cybersecurity Italia.

Intervistato da Luigi Garofalo, Direttor di Cybersecurity Italia, Amati ha spiegato quali sono oggi i vantaggi e le sfide per la cybersicurezza: “Produciamo circa 100 mila linee di codice al giorno e ne gestiamo altrettante in ambienti complessi e spesso in strutture critiche del Paese. La prima sfida è rendere questi ambienti sicuri, come ci impongono le normative di settore, dotandoci di strumenti di compliance per governarli”.

Si tratta di dati sensibili, come i dati sanitari, finanziari e bancari, quindi una sfida significativa, allo stesso tempo però è anche un’opportunità di sviluppo e altri investimenti sono stati fatti per rispondere alle esigenze dei nostri clienti”, ha detto Amati.

Abbiamo puntato su tutte le tecnologie emergenti, siamo partiti con la blockchain, cinque o sei anni fa, e abbiamo sviluppato una nostra piattaforma che permette di gestire le identità digitali in modo distribuito. Abbiamo avviato e reso disponibile una piattaforma per la crittografia basata sul post quantum cryptography per la protezione dei dati.
Sull’AI, abbiamo lanciato in contemporanea all’uscita di DeepSeek una nostra piattaforma, un investimento rilevante
– ha affermato Amati – che permette di avere una soluzione italiana e una risposta ai rischi e alle applicazioni di sicurezza. Questo significa avere risorse pronte, disponibili subito, con centinaia di ingegneri al lavoro che hanno affrontato elementi critici e possiamo così confermare che le nostre competenze sono eguali se non superiori ai nostri competitor europei”.

Almaviva ha sviluppato una famiglia di LLM in collaborazione con il supercomputer Leonardo gestito dal Cineca, ma ci sono altre iniziative per supportare l’indipendenza digitale in ambito cyber. “Abbiamo un laboratorio relativo alla compliance che serve a proteggere noi stessi e i nostri clienti. Rendere sicuro un ambiente in cui lavorano migliaia di persone in totale sicurezza è un investimento chiave. Corredare i sistemi di contrasto alle minacce cyber, con elementi di AI che consentono un early warning di comportamenti anomali che noi riusciamo a rintracciare sulle reti, anche questo è un investimento significativo, perché la pronta reazione consente di anticipare il rischio”, ha spiegato Amati.

Il post quantum cryptography, il suo sviluppo, è un altro elemento cruciale per la cybersecurity, ha aggiunto Amati. Investire di più in Europa a livello tecnologico è un altro passo fondamentale, “la consapevolezza c’è – ha concluso il manager di Almaviva – ma bisogna focalizzarsi, ad esempio, su una più ampia cooperazione pubblico-privato, un’efficace prospettiva operativa oggi accettata, su cui insistere di più e da potenziare”.

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