In media, ogni singolo attacco informatico subito dalle imprese britanniche durante il 2018 è durato 67 minuti, per un costo complessivo di circa 140 mila sterline. È quanto riportato nella quattordicesima edizione del “Worldwide Infrastructure Security Report (WISR)” Netscout, secondo cui il Regno Unito, da qui in poi, potrebbe dover sostenere più di un miliardo di sterline l’anno di costi per cyber attacchi.
Sette i Paesi presi in esame dai ricercatori, per tipologia di attacchi, target, tecniche, danni e costi: Stati Uniti, Francia, Canada, Brasile, Regno Unito, Germania e Giappone.
“Ogni azienda britannica è dotata di decine di strumenti per la cybersicurezza e gli investimenti in nuove tecnologie e soluzioni stanno aumento rapidamente, senza però risolvere davvero il problema”, ha spiegato Darren Anstee, CTO Security di Netscout.
“Le organizzazioni, infatti, hanno la necessità di sviluppare una visione d’insieme delle loro risorse più integrata, con una logica di armonizzazione tra risorse virtuale, fisiche e cloud. Fondamentale in questo frangente storico è rivolgersi a consulenti esterni, che possono fornire anche un aiuto per organizzare e formare le risorse interne”.
I servizi aziendali cloud-based hanno visto passare gli attacchi DDoS, acronimo di Distributed Denial of Service (interruzione distribuita del servizio) dal 25% nel 2017 al 47% nel 2018.
Non è tanto il numero in generale di attacchi DDoS a colpire i ricercatori (anzi, in calo del 4% su base annua a 6,13 milioni), quando le dimensioni e la complessità di ognuno di essi, aumentate del 273%.
I service provider hanno visto passare gli attacchi alle piattaforme governative dal 37 al 60%.
Il costo medio di un’ora di interruzione di servizio ha raggiunto quasi i 222 mila dollari per azienda a livello mondiale: il record è stato registrato in Germania, con quasi 352 mila dollari l’ora, mentre il costo più basso in Giappone, poco più di 123 mila dollari.