Il settore del recruiting online è da molti anni la principale alternativa per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Oltre alla presenza di big, come Monster, Infojobs, CornerJob o la stessa LinkedIn, molte startup nel mondo hanno lanciato servizi innovativi, creando un mercato di M&A estremamente dinamico: tra il 2016 e il 2017 più di 40 startup attive in questo mercato sono state oggetto di acquisizioni.
Ma lo spazio per l’innovazione non si è saturato. In particolare, pochissimi servizi si sono finora focalizzati esclusivamente sui giovani neo-laureati e neo-diplomati e, quei pochi adottano un modello di business schiacciato su quello dei grandi player: far pagare le aziende.
In questo contesto, NETtoWORK, fondata meno di un anno fa a Torino, ha portato una ventata di novità rivoluzionando gli schemi classici e candidandosi a diventare un caso dirompente nel mercato del recruiting online. L’interesse suscitato è testimoniato, tra l’altro, dal successo della campagna di equity crowdfunding che la società ha lanciato sulla piattaforma Opstart: in una settimana la raccolta ha già raggiunto quasi il 60% dell’obiettivo.
Per aiutarci a capire meglio la portata innovativa della startup, abbiamo intervistato il suo fondatore, Manuel Bregolin.
Fabio Allegreni. Ci parli anzitutto di NETtoWORK. In che cosa consiste la sua portata innovativa?
Manuel Bregolin. NETtoWORK propone un modello rivoluzionario di recruiting, che non si basa su annunci di lavoro, ma consente a giovani neo laureati o diplomati, che in Italia sono circa 850.000 ogni anno, e alle aziende, sia PMI sia grandi imprese, di conoscersi e valutarsi in modo mirato prima di incontrarsi, creando una rete di relazioni nella propria provincia ed in quelle limitrofe. L’accesso per le aziende è completamente gratuito, al contrario di quanto accade in tutti i siti di recruiting. Anche per i Junior l’accesso è gratuito, ma sottoscrivendo un abbonamento “premium”, oltre a profilarsi e a caricare il proprio video CV di 90 secondi, possono interagire illimitatamente online con le Aziende, fino ad incontrarle dal vivo negli “Aperimeeting”.
Fabio Allegreni. Da dove nasce l’idea?
Manuel Bregolin. I giovani hanno molte difficoltà a trovare i loro primi impieghi. Le possibilità esistono, ma spesso giovani e imprese non riescono ad incontrarsi. I curricula infatti sono l’unico strumento di valutazione che i selezionatori delle imprese hanno a disposizione. Ma i CV dicono ben poco su un giovane con scarsa esperienza lavorativa. Il risultato è l’inefficienza del mercato del lavoro giovanile: i recruiter devono vagliare migliaia di CV indifferenziati, mentre i giovani subiscono la frustrazione di non ricevere risposte. Crediamo che NETtoWORK offra una soluzione innovativa ed efficiente, sia alle aziende sia ai giovani.
Fabio Allegreni. Ci può spiegare come funziona?
Manuel Bregolin. Certamente. Il portale è diretto esclusivamente ai giovani neo-diplomati o neo laureati da un anno prima e fino a 4 anni dopo il conseguimento del titolo di studio. Registrandosi gratuitamente, possono caricare, pubblicare e gestire sulla piattaforma un video CV da 90 secondi e sfruttare dinamiche prettamente social per distinguersi presso le aziende, a loro volta registrate, tra cui test psicoattitudinali on-line, recensioni, quiz, web identity, fino ad incontri dal vivo che noi chiamiamo Aperimeeting. Alcuni di questi servizi, però, sono accessibili solo pagando un modesto abbonamento che va da 4 a 12 euro mensili.
Fabio Allegreni. Il servizio è attivo da pochi mesi e solo nella provincia di Torino, giusto? Quali reazioni hanno avuto le aziende del territorio?
Manuel Bregolin. Corretto. Siamo partiti a fine maggio con Torino e provincia come area test e abbiamo registrato 1.000 giovani e oltre 200 aziende, sia PMI che grandi aziende come Alleanza Assicurazioni, Caffarel, Leroy Merlin, Valeo, Norauto. I contatti che la piattaforma ha generato in questi pochi mesi hanno portato a 70 colloqui e 20 assunzioni.
Fabio Allegreni. Come hanno reagito i recruiter?
Manuel Bregolin. I recruiter delle aziende che si sono registrate sulla nostra piattaforma, gratuitamente, lo ripeto, ci hanno confermato la nostra intuizione. Il curriculum è spesso inefficace nella selezione di figure junior, dove l’impatto di elementi come la capacità comunicativa diretta e il linguaggio non verbale rivestono un ruolo importantissimo. Circostanza ancora più significativa nel caso di giovani candidati, i cui curricula si limitano spesso ai titoli di studio e a poche esperienze lavorative part-time. I video CV caricati su NETtoWORK consentono invece ai recruiter di risparmiare tempo, evitando un gran numero di colloqui. Tanto che, se con i vecchi colloqui si possono esaminare da 1 a 2 candidati ogni ora, grazie a NETtoWORK un recruiter può visionare oltre 40 video curricula nello stesso tempo.
Fabio Allegreni. Veniamo alla vostra campagna di equity crowdfunding. Perché chi ci sta leggendo dovrebbe investire in NETtoWORK?
Manuel Bregolin. Anzitutto mi lasci dire che chiunque può diventare nostro socio, investendo a partire da soli 250 euro. Le ragioni per farlo risiedono, a mio parere, nel fatto di credere o meno nella potenzialità di crescita della nostra impresa. Chi investe, infatti, si aspetta di poter rivendere le sue quote tra quattro o cinque anni a un valore molto più alto. Questo implica, da un lato, che la nostra azienda cresca rapidamente ed esponenzialmente e, dall’altro, che esistano dei potenziali futuri acquirenti interessati ad entrare in maggioranza o in minoranza. Credo che per NETtoWORK ci siano entrambe le premesse.
Fabio Allegreni. Può essere più specifico?
Manuel Bregolin. Certamente. Il nostro modello di business è altamente scalabile, cioè i tempi e i costi di affermazione del servizio nelle altre provincie italiane sono relativamente limitati. Questo perché ci rivolgiamo a un segmento specifico, i giovani, che possiamo facilmente raggiungere attraverso social network, scuole e università. Inoltre, la registrazione delle aziende è gratuita, e questo, insieme al tipo di servizio che offriamo, è un argomento che si è dimostrato così convincente che, rispetto alla concorrenza, non abbiamo bisogno di investire in costose campagne pubblicitarie. Ci bastano contatti diretti, telefonici o via email. Infine, i nostri ricavi non si baseranno solo sulla vendita degli abbonamenti premium ai Junior, ma anche sulla conversione in investitori pubblicitari di una parte delle aziende che usano il servizio e sulla possibilità, a regime, dei vendere l’accesso ai nostri big data.
Per quanto riguarda le potenzialità future, oltre a non escludere l’idea di una quotazione per continuare a crescere a livello internazionale, il recruiting on line è uno dei mercati più attivi al mondo per quanto riguarda le acquisizioni e siamo convinti che la capacità di NETtoWORK di diventare leader nella nicchia dei Junior ci renderà estremamente appetibili.